«C’è posta per te». E l’arrestano

«C’è posta per te». E l’arrestano

Se ne andava in giro per le strade di Prà, in pieno giorno, senza mostrare il minimo turbamento. In compenso mostrava, eccome, ben altro. Il turbamento, invece, assaliva tutti coloro che avevano la ventura (o meglio, la sventura) di incrociarlo. E sì, perché quell’uomo, un quarantenne genovese anche un po’ male in arnese, conosciuto per condurre un’esistenza senza fissa dimora, passeggiava con la cerniera dei pantaloni completamente aperta. Che lasciava apparire in bella (brutta) vista le cosiddette vergogne, senza naturalmente che l’esibizionista provasse alcuna vergogna. L’avanti e indietro, dalle parti di via Fusinato, non poteva passare inosservato anche per l’evidente afrore d’origine alcolica emanato dall’uomo. Qualcuno (qualcuna) dei passanti l’ha presa in ridere, addirittura ironizzando sulle ridotte dimensioni del fenomeno; qualcun altro (qualcun’altra) s’è fatto (fatta) il segno della croce, dirigendosi verso la chiesa vicina. Ma uno dei tanti ha avvertito la polizia che è accorsa munita di coperta lunga.

È scattata la denuncia per atti osceni e minaccia a pubblico ufficiale, viste le proteste del clochard che si è scagliato contro gli agenti: «Io, di fronte a voi, non mi calo le braghe!» ha detto. Evidentemente bastava la cerniera.

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