Caccia alla fortuna: spesi in un anno 870 milioni

E ieri sera a Cologno Monzese è stato realizzato un 5+1 da mezzo milione di euro al Superenalotto. Staccati 120mila «gratta e vinci» al giorno

Oltre 870 milioni di euro in lotterie, ruote della fortuna, concorsi pronostici: non si può proprio dire che i milanesi non ci abbiano provato nel 2005 a sfidare la Dea Bendata. Fatti due conti ogni abitante della provincia ha tentato il colpo della vita spendendo circa 230 euro. Exploit per Lotteria Italia e Superenalotto, bene il Gratta e Vinci, cala il Lotto dopo un 2004 irripetibile, ma all'ombra del Duomo non si dimenticano la via della vincita studiata con sistemi e sistemini su partite di calcio e corse dei cavalli.
Il boom è arrivato proprio con la «Lotteria Italia» della Befana: a Milano e provincia sono stati venduti un milione e ottocentomila biglietti con una crescita rispetto allo scorso anno del 40 per cento. È andata male: i premi più ambiti sono finiti altrove, anche se è già partita la caccia ai premi «minori» con duecentomila euro vinti a Novate Milanese e agli otto fortunati che intascheranno 25mila euro ciascuno. La fiducia meneghina nell'estrazione dell'Epifania comunque è giustificata: se negli ultimi dodici anni solo una volta è arrivato il colpo grosso del primo premio (a Rho nel 2002), lo scorso anno vincite medie o piccole hanno riversato sulla provincia una pioggia di oltre 14 milioni di euro.
Piacciono sempre di più i sei numeri del Superenalotto per i quali i milanesi hanno sborsato quasi 160 milioni, il dieci per cento in più del 2004, venendo ripagati con un bottino che supera i cento milioni di euro. Ma in questo caso la sorte ha usato male la bilancia, baciando in piena fronte soprattutto un fortunato da «Guinness dei primati» che lo scorso maggio ha visto il conto in banca aumentare in una notte di 71 milioni: vincita record per l'Italia e da medaglia d'argento in Europa. E ieri, a Cologno Monzese, un 5+1 ha incassato 491.552 euro. La sestina vincente è stata compilata al Bar Tabacchi De Cillis, in corso Roma 39.
A farla da padrone nel budget che associa i figli della Madonnina alla Dea Bendata è ancora il gioco più tradizionale e forse più affascinante: il Lotto con il quale in provincia si vince in media un euro ogni due puntati, secondo i dati forniti dall'agenzia Agicos. Le ruote con i novanta numeri hanno visto crollare le puntate in tutta Italia, dopo un 2004 al di sopra di ogni precedente con scommesse nel Milanese per quasi 850 milioni di euro, pur in un anno di magra la Fortuna che dà i numeri non si è però dimenticata completamente del capoluogo lombardo visto che a Cassano d'Adda è arrivata una bella cinquina da quattrocentomila euro: sesta vincita dell'anno per il Lotto. E il gioco delle ruote riserva anche una sorpresa lombarda: chi si aspettava che la «mania» dei novanta numeri sia un affare campano dovrà ricredersi. Spetta a Brescia il record di giocate per abitante: ogni bresciano ha scommesso sulle ruote del Lotto ben 191 euro.
Anno d'oro infine anche per il «Gratta & vinci»: la lotteria istantanea che piace perché riduce a zero l'attesa e permette di ritentare all'infinito.

Milano ha mancato il sorpasso nei confronti di Roma con 44,4 milioni di tagliandi venduti contro i 45 della capitale, ma il dato è comunque impressionante: ogni giorno oltre 120mila «Gratta», anche se non si sa ancora quanto il 2005 abbia saputo restituire in «Vinci». Il Consorzio lotterie nazionali che gestisce i giochi a estrazione ha messo in cassa per «l'istantanea» più di ottanta milioni di euro «made in Milano».

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