Continua la luna di miele tra l'Atalanta e la Champions League, una competizione dove evidentemente la Dea riesce a giocare il suo miglior calcio anche in contesti in teoria sfavorevoli. Dopo la vittoria in extremis di Marsiglia ne arriva un'altra ben più rotonda a Francoforte: un 3-0 che matura tutto nella ripresa dopo che nel primo tempo la squadra di Palladino aveva colpito due pali praticamente nella stessa azione. Identico risultato, a proposito di squadre tedesche, della finale di Europa League del 2024, quando a venire piallato era stato il Bayer Leverkusen.
In questo caso è l’Eintracht a subire la furia di un’Atalanta sul pezzo fin da subito: con uno Scamacca ritrovato, la Dea meriterebbe il vantaggio già nel primo tempo, con la doppia grande occasione sciupata da Lookman e dallo stesso centravanti della Nazionale. Palo del nigeriano con una magia e legno- bis di Scamacca servito pochi secondi dopo dal compagno.
I tedeschi, che in campionato sono il secondo miglior attacco ed erano reduci da una vittoria in Bundesliga segnando sei gol, si riscoprono impacciati, come in tutta questa Champions in cui hanno già subito due sconfitte per 5-1 fermando poi il Napoli sullo 0-0. E nel giro di cinque minuti nella ripresa, dal quarto d'ora in poi, arriva l'uragano atalantino con tutto il tridente protagonista al termine di azioni degne della vecchia versione della Dea, che non si accontentava di speculare sul golletto. La sblocca Lookman innescato da De Ketelaere, poi è il nigeriano a servire un assist d'oro a Ederson. Tris di De Ketelaere dopo un'altra traversa di Scamacca.
Tre cazzotti a cui i tedeschi non sanno rispondere, mentre l’Atalanta rafforza la sua posizione in classifica. Nel finale si rivede anche Kolasinac, tornato a disposizione dopo un lungo infortunio. Fosse sempre così come in Europa per la Dea sarebbe veramente un lusso.