Topolini Benetton inchiodati dal solito cobra senese. Il Montepaschi morsica subito la semifinale: + 18 a metà gara, + 21 alla fine (79-58) un allungo nel finale del primo quarto (24-14) dopo aver sofferto un po' a rimbalzo per l'assenza di Rakovic che si fa male quasi subito, dopo aver preso la solita scorta di veleno da Stonerook che con 7 punti iniziali mangia le poche certezze dei rivali, poi lezione senza pietà con Thomas Ress che fa molto di più dei gemelli d'oro Gentile e Motejunas - ma chi ha detto al ragazzo lituano che può già andare nella NBA? -, con Malik Hairston (16 punti in 24') che è un chirurgo speciale nel lusso dei campioni che ieri hanno lasciato in tribuna Jaric e Moss.
Treviso come la donzelletta che vien dalla campagna, spaventata dalle ombre, incatenata dalla difesa senese, perduta nella ricerca di extra passaggi che la dicono lunga: quando servirebbe la faccia tosta contro una difesa speciale in troppi pensano a non sporcare le loro percentuali. Impossibile far reagire gente così. Lo sapevamo che la differenza era enorme, ma non in questo modo.
Il secondo quarto è una mattanza con Treviso che segna il primo canestro dopo un parziale di 11-0. Repesa sente la mano fredda degli stessi che andarono in corto nella semifinale della seconda coppa europea. Prova l'impossibile, cerca anche nella zona una remissione di troppi peccati, ma il castigo è severo e il veleno paralizza.
Nel terzo quarto sembra riaversi Gentile (14 alla fine), mentre Motejunas (1 canestro al 38) vaga su montagne rocciose e davanti a Stonerook diventa proprio un bambino capriccioso.
Oggi invece tornano in campo Cantù e Milano e all'Armani sperano che qualcuno si ricordi almeno i giochi elementari dell'attacco per non fare un'altra figuraccia sotto i 50 punti.
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