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Calcioscommesse, gip: "Libero Beppe Signori"

L'ex giocatore di Bologna, Lazio e Foggia era stato messo agli arresti domiciliari quando era esploso lo scandalo scommesse con l'inchiesta della procura di Cremona. Oggi il gip Guido Salvini ha deciso per la revoca della misura cautelare

Calcioscommesse, gip: 
"Libero Beppe Signori"

Cremona - Torna libero Beppe Signori, che era stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Lo ha deciso il gip di Cremona Guido Salvini. "Il giudice non ha disposto alcuna altra misura e quindi Signori è libero" ha precisato Alfonso De Santis, legale del calciatore. Signori ha appreso la notizia "con un sospiro e ha detto 'va bene'. Si apre ora una nuova fase processuale - ha concluso il legale - senza quella balena bianca che hanno messo in mezzo quei giornalisti che si sono divertiti con chi non aveva la possibilità di difendersi".

Platini soddisfatto "Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano". Lo ha detto il presidente della Uefa, Michel Platini, sugli episodi di corruzione nel mondo del calcio. Sulle indagini che hanno coinvolto calciatori italiani, ha aggiunto: "Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo già previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorità nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: è buono. È tardi, ma meglio tardi che mai". Platini, a Bruxelles per un incontro con il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, si è quindi detto preoccupato della situazione. Si può fare qualcosa a livello europeo per contrastare gli episodi di corruzione? "Ne parlerò anche con Barroso - ha risposto Platini -, ma noi facciamo questa guerra da tre anni. Abbiamo investito tanti milioni per avere dei sistemi di allerta e facciamo quello che possiamo, poi deve essere la giustizia e la polizia a fare queste inchieste perché noi non possiamo fare. Possiamo aiutare, ma io non sono un poliziotto. Volevo fare il poliziotto ma poi sono diventato calciatore" ha aggiunto sorridendo.

Anche in una recente intervista al quotidiano francese Liberation, Platini aveva ribadito la volontà della Uefa di lavorare con la giustizia di ogni Paese creando una rete di "integrity inspectors" nelle Federazioni, in contatto con le autorità locali.

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