La Camera dei deputati ha dato il via libera ieri al ddl stabilità, lex Finanziaria, con 303 voti a favore, 250 contrari e due astenuti per un totale di 553 votanti. A favore della manovra hanno votato il Pdl, la Lega e Fli. Si sono astenuti i deputati delle Minoranze linguistiche. Nessuna fiammata polemica, solo qualche flebile scintilla tra maggioranza e opposizione in alcuni passaggi del dibattito e delle dichiarazioni di voto che hanno preceduto lo scrutinio. A Montecitorio da segnalare il dialogo tra il ministro dellEconomia Giulio Tremonti, e il capogruppo di fli al senato, Pasquale Viespoli: «Abbiamo parlato - spiega il finiano - del senso di responsabilità comune sulla legge di stabilità e dellesigenza di affrontare il tema del confronto politico tenendo conto del quadro economico-finanziario nazionale e internazionale».
Insomma, tutto secondo gli auspici del presidente Napolitano. Quanto al merito del pacchetto, alle critiche di Pd, Idv e Cgil, si aggiunge il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: «Delusi dal mancato sostegno a ricerca e innovazione».Alla Camera Primo via libera alla Finanziaria col sì dei finiani
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