da Londra
Nomi dei pazienti, età, genere, peso, patologie, assunzione di medicinali, tutto comunicato nei minimi dettagli, ma completamente falso. Questa volta, al centro delle «truffe scientifiche» cè uno studio sul cancro orale pubblicato ad ottobre dello scorso anno dalla prestigiosa rivista medica britannica «Lancet», ma inventato di sana pianta dal suo autore, uno scienziato norvegese di fama internazionale, Jon Sudboe dellospedale Radium di Oslo.
Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, limbroglio sarebbe stato scoperto del tutto casualmente dalla sorella del primo ministro norvegese, Camilla Stoltenberg, che lavora allistituto per la salute pubblica. Durante le vacanze di Natale, la Stoltenberg si è trovata a sfogliare una copia di «Lancet» con lo studio di Subdoe e così si è accorta che lo scienziato citava come fonte un database nazionale norvegese che ancora non è entrato in funzione. Un errore che ha fatto crollare il castello di bugie creato dal medico 44enne: è infatti emerso che lo scienziato aveva inventato oltre 900 nomi di pazienti per la ricerca sulla relazione fra antinfiammatori e cancro orale, arrivando alla conclusione (falsa) che chi assume paracetamolo è meno a rischio di sviluppare quel tipo di tumore. «Si è inventato tutto: nomi, diagnosi, genere, peso, età, uso dei medicinali: nello studio non cè un solo dato vero, solo cifre messe insieme da lui.
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