Il cancro del rene al centro dei cinque giorni di lavori, articolati in Sessioni di Ricerca di Base e Sessioni Cliniche in un Corso organizzato dalla SIUrO, Società Italiana di Urologia Oncologica, che, proprio in vista della maratona scientifica lancia l'allarme: l’incidenza del tumore del rene, con 5.568 nuovi casi diagnosticati nell’ultimo anno in Italia, è in aumento. Si tratta di patologie meno note e dibattute di altre malattie uro-oncologiche che richiedono, però, un'altissima specializzazione per ridurre gli oltre 5 mila decessi l’anno. La diagnosi di tumore del rene interessa annualmente 16,2 uomini ogni 100.000 e si manifesta per 6,8 donne su 100.000. Il tasso di mortalità si assesta invece a 4,7 su un campione di 100.000 uomini e a 1,6 ogni 100.000 donne. I tassi di incidenza variano in modo considerevole nel nostro paese con valori significativamente più alti nel Nord Italia.
“La diminuzione dell’incidenza delle forme avanzate della malattia negli anni - afferma Gigliola Sica, Presidente del Comitato Scientifico della SIUrO e Direttore dell'Istituto di Istologia ed Embriologia della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del S. Cuore in Roma - è dovuta presumibilmente anche ad una più efficace diagnosi precoce: sono sempre più frequenti infatti le forme iniziali, di piccolo volume, e quindi più facilmente curabili, scoperte “incidentalmente” in genere in occasione di ecografie addominali eseguite per cause diverse. Contestualmente la mortalità è in riduzione grazie ai numerosi progressi clinici, soprattutto per quanto riguarda le nuove forme di terapia “biologica” per i carcinomi metastatici, fino a pochi anni fa “orfani” di cure efficaci in grado di prolungare la sopravvivenza degli ammalati in maniera significativa, come invece è possibile oggi. Il rilevante abbassamento dei tassi di mortalità e di aggressitività del cancro renale grazie a terapie biologiche mirate ci dà inoltre dimostrazione di quanto sia fondamentale il contributo dei ricercatori di base nella pratica clinica”.
Gli esperti si confronteranno sugli attuali sviluppi e le prospettive future inerenti la ricerca di base e gli aspetti clinici, con particolare riferimento alle tecniche diagnostiche e alle attuali strategie terapeutiche. “Il tumore del rene si può vincere sia attraverso una strategia che coinvolga le singole persone sia grazie alla comunità scientifica, che deve proseguire sulla via dell'interdisciplinarietà”- prosegue Giario Conti, Incoming President SIUrO e Primario della Divisione di Urologia presso l’Ospedale Sant’Anna di Como - . “La nostra filosofia è il lavoro di gruppo. Prima di intervenire occorre definire un percorso diagnostico e terapeutico condiviso attraverso l'interazione tra diversi specialisti, individuando il ruolo e la sequenza ottimale delle diverse opzioni terapeutiche a seconda di come la patologia si manifesta nel paziente. Non si può avere una visione solo chirurgica o solo oncologica.”
Dunque, un pool di esperti a confronto per conoscere e combattere il cancro del rene. Non sarà solo un momento di confronto, ma anche un’occasione di formazione importante. Accanto alle sessioni scientifiche plenarie in cui i diversi specialisti lavoreranno in equipe condividendo esperienze, puntualizzando dati consolidati e analizzando le questioni ancora aperte, sono previste discussioni interattive tra docenti e discenti e spazi dedicati a lavori in piccoli gruppi, sotto forma di role playing sull’argomento del giorno.
Un appuntamento scientifico e culturale di altissimo livello, al quale il Ministero della Salute tramite la commissione ECM per l’Educazione Continua in Medicina ha attribuito ben 18 crediti formativi a riprova della forte valenza formativa dell’evento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.