Code sotto la pioggia alle banchine dei tram, file di ombrelli davanti ai taxi e traffico che alluscita dal lavoro è più intenso del solito del 15-20 per cento. Effetti dello sciopero del metrò indetto dai macchinisti Atm aderenti allOrsa e scattato ieri in due tempi: dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 alla fine del servizio. Blocco totale dei convogli nella fascia serale dellastensione dal lavoro, mentre durante la giornata le serrande abbassate si sono viste contemporaneamente sulle tre linee solo dalle 14 alle 15. Allorario di uscita dal lavoro è scattato il piano di emergenza della polizia municipale che ha permesso lo smaltimento del traffico senza ingorghi eccessivi.
«Ho un treno per Roma tra mezzora, lasciatemi passare» alza la voce Paolo con valigetta e ombrello neri cercando un taxi in zona San Babila. Gente pigiata sugli autobus o rassegnata ad una lunga passeggiata bagnata tra un coro di clacson: i milanesi che provano a mettere il naso nel metrò sperando in un ripensamento di qualche macchinista sono pochi, anche perché le serrande abbassate sono una risposta eloquente. Passeggeri ridotti già in mattinata quando le tre linee MM hanno in generale funzionato, pur con un taglio di alcune tratte. I convogli della «gialla» hanno continuato a correre regolarmente fino a mezzogiorno, mentre già dal via allo sciopero, alle 8,45, la «rossa» ha funzionato solo nella tratta Rovereto-Lotto e la «verde» in quella Udine-Cadorna. Il cosiddetto «personale itinerante» di Atm, lasciato a piedi dai macchinisti in astensione, si è raccolto in capannelli allentrata delle stazioni, mentre gli ultimi passeggeri sono stati incalzati dallannuncio «Ultimo treno per Cadorna». In mattinata hanno incrociato le braccia circa il 68% degli aderenti allOrsa-macchinisti autonomi, mentre per il sindacato ladesione è stata di circa 143 addetti su 170, l84%. Dei 380 macchinisti dellazienda dei trasporti lOrganizzazione dei sindacati autonomi ne rappresenta circa duecento.
È il terzo blocco in poco più di un mese per la metropolitana dopo quello di due settimane fa indetto da Cgil, Cisl e Uil e quello di quattro ore proprio dei macchinisti dellOrsa avvenuto a febbraio. «Lo sciopero è uno strumento che produce, nel settore dei trasporti pubblici, danni gravissimi su cittadini e imprese - commenta il presidente del gruppo Trasporti di Assolombarda Giuliano Asperti -: non è accettabile che sia usato al di fuori delle consuete prassi sindacali». Assolombarda, a cui Atm aderisce, ha aggiunto che i motivi della protesta erano già stati risolti dallazienda, dai sindacati confederali e dalla Rsu in sede contrattuale.
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