LA CAPITALE DEL GUSTO

Un libro fotografico

per i vent’anni dell’Ornellaia.
Un appassionante viaggio fra le terre e i vigneti alla scoperta di antiche tradizioni e per esaltare un prodotto, il vino, da sempre fiore all’occhiello del «made in Italy». E una terra, la Toscana, tra le più belle al mondo. C’è tutto questo nella mostra fotografica che mercoledì scorso è stata ospitata nelle sale dell’hotel De Russie a Roma, che attraverso gli scatti di George Tadge immortala l’attività della tenuta dell’Ornellaria. Un’azienda che nel 2001, prima in Italia, ha ottenuto con un suo vino, l’Ornellaia 1998, il titolo di «vino dell’anno» secondo la rivista americana «Wine Spectator», la Bibbia del vino. L’azienda, che si snoda su una superficie di 96 ettari sulla costa toscana a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri, festeggia così i vent’anni di attività. Le fotografie di Tadge sono anche contenute in uno splendido volume che celebra i vent’anni della Tenuta dell’Ornellaia. L’esposizione, inaugurata a Milano lo scorso 3 aprile, sarà poi a Firenze e Venezia.
Nuovi marchi di qualità

per due prodotti del Lazio.
Altri due prodotti tipici del territorio regionale si aggiungono al paniere agroalimentare di qualità del Lazio. È stata accordata a livello nazionale la protezione transitoria alla denominazione «Soratte» riferita all’olio extravergine di oliva per la registrazione come Dop ed alla denominazione Sedano Bianco di Sperlonga come Igp. «Un ulteriore traguardo raggiunto dal progetto “Agricoltura Qualità” di Arsial - evidenzia il commissario straordinario dell’Arsial Massimo Pallottini - che si inserisce nelle logiche di valorizzazione e tutela delle referenze agroalimentari proprie della regione Lazio». L’olio extravergine di oliva Soratte, apprezzato fin dal 1500, ha odore fruttato medio leggero con note vegetali erbacee e sapore armonico ed equilibrato al gusto, leggermente amaro e piccante per gli oli freschissimi. Il Sedano Bianco di Sperlonga presenta coste bianche o biancastre e un sapore dolce e moderatamente aromatico che lo rende particolarmente indicato ad essere consumato fresco.
Al Trimani wine bar

sei nazioni per sei vini.
Un menù internazionale è proposto fino al 21 maggio al wine Bar Trimani (via Cernaia, 37/b, tel. 06.4469630).

Sei le portate ciascuna accompagnata da un vino di una diversa nazione: bastoncini di pesce aromatici con il Gewurztraminer Bergsig 2004 dal Sudafrica; crema di mais con rana pescatrice e scampi con lo Chardonnay unoaked Shaw&Smith 2004 dall’Australia; capretto alle erbe aromatiche con quenelle di riso e piselli con il Chianti classico docg Leonardo riserva 2001 e con il Pinot nero Delta Vineyards 2004 dalla Nuova Zelanda; ravioli di prosciutto farciti alla ricotta con gamberi in salsa con lo Zinfandel Seghesio 2001 dalla California; infine crema cotta al mango con frutta caramellata con il Tokaji Pallas Furmint 2002 dall’Ungheria. A persona euro 49,00.

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