Carceri, Napolitano: "La situazione è critica" Alfano: "Un piano contro il sovraffollamento"

Giorgio Napolitano in occasione della festa della Polizia penitenziaria: "Sono ineludibili gli interventi che consentano di superare le criticità del sistema carcerario". Ma il Guardasigilli assicura: "Il piano del governo contro il sovraffollamento va avanti"

Carceri, Napolitano: "La situazione è critica" 
Alfano: "Un piano contro il sovraffollamento"

Roma - Sono "ineludibili" gli interventi che consentano di superare le criticità del sistema carcerario. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Franco Ionta. "In occasione del 193 anniversario della fondazione del Corpo e a venti anni dalla riforma che ne ha profondamente innovato l’assetto - scrive il Presidente - desidero esprimere alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria la gratitudine e l’apprezzamento miei e della intera Nazione per l’impegno e la professionalità con i quali assolvono alle loro funzioni garantendo negli istituti la sicurezza e il rispetto della dignità e dei diritti delle persone detenute. Con sensibilità, dedizione e competenza, la Polizia Penitenziaria contribuisce in modo determinante al perseguimento delle finalità della pena delineate in Costituzione e a fronteggiare - in stretta collaborazione con tutti gli altri operatori del settore - le situazioni di disagio, sofferenza e grave rischio che la realtà del carcere comporta; anche quando - come oggi accade - le carenze di organico e il continuo aumento della popolazione detenuta rendono più complesso l’esercizio dei compiti istituzionali pur restando ineludibile l’attuazione di interventi normativi e organizzativi per il superamento delle molte criticità ormai manifeste". "Il Parlamento e il Governo - prosegue Napolitano - stanno affrontando queste esigenze di multiforme intervento: auspico che il loro impegno conduca al più presto a risultati concreti che soddisfino le attuali esigenze del sistema di gestione della pena e rendano meno oneroso il quotidiano svolgimento delle attività demandate alla Polizia Penitenziaria. Nel rendere omaggio alla memoria degli appartenenti al Corpo che hanno assolto ai propri compiti fino al sacrificio della vita, esprimo ai loro familiari sentimenti di commossa vicinanza, nel comune ricordo di tutti i caduti nell’esercizio del loro dovere, tra i quali quelli che ancora nella giornata di ieri hanno dolorosamente registrato le nostre Forze Armate impegnate in missioni internazionali di pace. A voi e ai colleghi non più in servizio rinnovo la riconoscenza di tutti i cittadini, insieme con l’apprezzamento più sentito per le vostre famiglie, che con voi hanno condiviso e condividono rischi e sacrifici".

Alfano: "Non possono tornare accademia del crimine" "Il carcere non è più e non deve assolutamente tornare ad essere un’accademia del crimine". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, intervenendo in occasione della Festa della Polizia penitenziaria, di cui oggi si celebra il 193/o anno dalla fondazione. Alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il Guardasigilli sottolinea come sia compito della Polizia penitenziaria il trattamento del detenuto, ma allo stesso tempo "è di fondamentale importanza che all’interno del carcere non sia consentito a nessuno di affermare, con intollerabili privilegi o sopraffazioni, il proprio rango criminale". "È ben noto tuttavia - aggiunge - che tale controllo diventa ancora più delicato e rischioso allorquando i detenuti facciano parte di consorterie criminali di tipo mafioso, le quali per loro stessa natura tendono a mantenere forme di visibilità e potere anche all’interno degli istituti penitenziari".

Piano ctontro sovraffollamento Il piano carceri del governo per far fronte all’emergenza sovraffollamento "va avanti" e sino ad oggi, attraverso la ristrutturazione di padiglioni preesistenti e l’edificazione di nuovi penitenziari, "sono stati creati 2.223 nuovi posti detentivi" dal giugno 2008. A sottolinearlo è il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in occasione della festa della Polizia penitenziaria. Il Guardasigilli, dopo aver ricordato che nelle carceri italiane è stato dichiarato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2010 e che dallo scorso febbraio il capo del Dap, Franco Ionta, è stato nominato commissario straordinario, fa sapere che il piano per la costruzione di nuovi penitenziari e per l’adeguamento e il potenziamento dei vecchi istituti, gli è stato consegnato recentemente da Ionta e «dopo l’approvazione del comitato di sorveglianza potremmo immediatamente partire".

Accanto alla realizzazione di nuovi posti detentivi, a corollario del piano, è prevista l’approvazione di alcune norme di accompagnamento attualmente in discussione in Parlamento. E poi - conclude - "è prevista l’assunzione straordinaria di due mila agenti di Polizia penitenziaria, reclutamente necessario a rendere funzionali e funzionanti nuovi padiglioni e istituti". 

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