La chiesa di via Induno è una piccola Lourdes riprodotta a Milano. C’è la grotta delle apparizioni, con la statua della Vergine che la piccola Bernadette vide per la prima volta l’11 febbraio del 1858, centocinquantaquattro anni fa. L’acqua imbottigliata nelle fattezze dell’Immacolata arriva direttamente dal paesino sul fiume Gave. È tradizione che qui l’arcivescovo festeggi con i malati la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes.
E il cardinale Angelo Scola, celebrando la Messa ieri pomeriggio, ha anche annunciato che dal 17 al 19 settembre presiederà un pellegrinaggio della diocesi proprio a Lourdes. Migliaia di milanesi partiranno per i luoghi in cui la piccola, poverissima quattordicenne dei Pirenei si stropicciò gli occhi e credette a un abbaglio quando davanti a lei la Signora rivestita di vesti candide e cinta da una fascia azzurra cominciò a far scorrere i grani del rosario color oro. Da allora milioni e milioni di persone si riversano ogni anno a Lourdes, in cerca di guarigione fisica e spirituale. Così il pellegrinaggio annunciato da Scola si profila come una specie di introduzione mariana all’Anno della fede indetto da Benedetto XVI, che si aprirà l’11 ottobre prossimo.
«Amatissimi ammalati che avete sfidato questo gelo» è stato il saluto del cardinale ai tantissimi fedeli, molti in condizioni di sofferenza, che hanno riempito le navate della chiesa, dove in effetti la temperatura risentiva dei gradi sotto zero all’esterno.
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