«Cari consiglieri, me ne vado: se ci sono colpe sono personali»

Questo il testo della lettera inviata dal governatore Del Turco al presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo: «Signor presidente, avevo già detto in più occasioni che un’accusa così grave e politicamente pesante non mi avrebbe lasciato altra scelta se non le dimissioni dall’incarico che ho ricevuto dal voto degli abruzzesi. Ciò mi consente di potermi difendere con tutte le mie buone ragioni senza trascinare l’istituto della Regione in una vertenza giudiziaria nella quale, se ci sono responsabilità, esse sono personali e non collettive. Intendo favorire nella misura più larga possibile il funzionamento degli organismi regionali perché si possa completare il programma di rinnovamento concordato con il governo. Dichiaro pertanto di rassegnare le mie dimissioni a far data da oggi 17-7-08 dalla carica di presidente. Ottaviano Del Turco».


Del Turco ha poi scritto al leader del Pd Walter Veltroni per rassegnare anche le proprie dimissioni politiche: «Caro Veltroni, essendo membro della direzione del Partito democratico e non volendo in nessun modo che la vicenda giudiziaria che mi riguarda abbia ricadute spiacevoli sull’immagine del partito, ti annuncio la mia decisione di autosospendermi dall’incarico che mi avete cortesemente affidato».

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