Carnevale tricolore: nella folla spuntano Garibaldi e Cavour

Animali, soprattutto animali. Surclassate le maschere da principessa e da pagliaccio, per la sfilata di ieri i bambini hanno scelto travestimenti da pitone, leopardo, coccinella, leone, dalmata. Una famiglia intera, Massimiliano Minardi e Silvia Scali con i figlioletti Alex e Daniel, si presenta in piazza Duomo in abiti da cammello, il padre, da papera, la madre, insieme ai due piccoli impelusciati da cagnolini. Perché? «Gli animali sono amici indimenticabili» dice Minardi. Nell’atelier, allestito sotto la galleria dall’assessorato al Turismo, Alex Rendon e Chiara Di Biagio, della compagnia Osadia di Barcellona, stupiscono tutti con il loro trucco.
I passanti si siedono davanti a uno specchio e i due performer spagnoli, vestiti da angeli d’oro, fanno dei loro capelli e del loro volto una specie di bosco incantato, con pomate sgargianti, brillantini e rami balugginosi, tra i quali fissano una tigre oppure una pantera. Niloufar Ghodsitinat e Yasser Ahmadi sono persiani ma vivono a Milano. Sono contenti perché nel loro Paese la religione musulmana non permette il Carnevale, troppo festaiolo. Sono appena usciti dalle mani dei due artisti di Barcellona. Tutti fotografano i loro volti e le acconciature d’argento e rosse, tra cui Alex e Chiara hanno messo una zebra e una lucertola. «Ognuno vede in un animale uno spazio simbolico interiore» spiega Chiara Di Biagio.
La folla si stipa ai lati del tradizionale corteo. Centocinquantamila anime in piazza. E’ l’Unità d’Italia che sfila ai fianchi del Duomo. E’ Bianco, Rosso e Verde questo ultimo giorno del Carnevale ambrosiano, una sorta di anteprima sorridente del prossimo, ufficiale, 17 marzo. Dopo le dame e i damerini in velluto, arrivano le scudiere in tricolore con elmo e calzari. Quindi il carro delle Frecce Tricolori da cui parte l’Inno Nazionale. Milano non celebra solo se stessa, celebra se stessa nella cornice del Bel Paese, un Paese unito e di pace, recitano gli slogan, che si mostra con i suoi simboli intramontabili. I personaggi: Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi. I prodotti: una pizza immensa, le tavole imbandite di pasta e dolci. I costumi tradizionali delle Regioni. Il sindaco Letizia Moratti aggiunge: «Per il 2015 ci auguriamo una manifestazione che comprenda tutto il mondo». Intorno ai colli delle signore scialli e sciarpe tricolori in lane pregiate, come ad esprimere in un tocco d’abbigliamento il simbolo di una gioia ad hoc per l’ultimo giorno di Carnevale e che sarà perfetta per la data dell’Unità.
I coriandoli scricchiolano sotto i piedi come zucchero. Se gli uomini mascherati prediligono il Diavolo e lo Scheletro, ali e ali invece contraddistinguono le donne, che sono state quest’anno sul tema dell’angelo, «messaggio di spiritualità e d’amore, perché questo mondo scelga la via più bella» conferma ancora l’artista Chiara Di Biagio. Un bambino vestito da coniglio sta guardando la vetrina del negozio «for pets only», per cani e gatti.

Dentro Rita, la commessa, sta vendendo un abitino da Ape Maja per un cagnolino. Sì, perché anche gli animali si vestono da Carnevale. Quest’anno le maschere più gettonate per i nostri piccoli amici sono state Topolino e Frankestein.

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