da Milano
Il livello dallarme è da «codice rosso». Ed è tanto più preoccupante se si considera che la Bce, finora, aveva sempre messo in conto di riportare nel 2006 linflazione sotto il target di riferimento del 2%. Otmar Issing, capo economista dellEurotower, ha invece sottolineato ieri come i rischi di prezzi al consumo oltre tale soglia anche lanno prossimo siano aumentati. E il motivo è uno solo, più volte richiamato negli ultimi mesi dalla stessa banca centrale: il petrolio.
Dallinizio del 2005 fino ad agosto, ricorda il Bollettino mensile di ottobre, i corsi del greggio sono aumentati di «quasi il 60%» e quelli della benzina «del 70%», proseguendo quindi di pari passo. Nellultimo periodo, invece, le dinamiche di greggio e benzina «si sono disgiunte, e allindomani delluragano Katrina i prezzi della benzina hanno segnato incrementi notevolmente maggiori».
Il rincaro della benzina ha avuto un impatto significativo sullinflazione armonizzata di settembre nellarea euro e potrebbe continuare: «Il successivo aumento dei prezzi della benzina sul mercato internazionale nella seconda metà di settembre, collegato con l'uragano Rita, dovrebbe esercitare - a giudizio della Bce - ulteriori pressioni al rialzo sui prezzi al consumo».
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