Un carro di carnevale carico di (finti) cadaveri scheletriti per commemorare lOlocausto. A Paulo Barros, direttore artistico della scuola di samba Viradouro di Rio de Janeiro, devessere sembrata unidea fantastica. Quando domenica si svolgerà la tradizionale parata che è uno dei simboli nel mondo dello spirito festaiolo del Brasile la presenza di un allestimento «serio», anzi drammatico, avrebbe certamente garantito attenzione e - perché no - considerazione.
Non sembra però che le cose si stiano muovendo in questa direzione. La comunità ebraica di Rio ha protestato vibratamente, definendo una scelta offensiva «trattare il tema dellOlocausto con ragazze seminude che danzano al ritmo dei tamburi». Dalla vicina Argentina il Centro Wiesenthal di Buenos Aires ha lanciato un vero anatema contro «lo spettacolo abominevole per i sopravvissuti e per le famiglie». Perfino da Israele è rimbalzata leco dellindignazione: «Questanno per carnevale ballerine di samba accanto a un carro che ricorda la Shoah», titola con evidenza il quotidiano Maariv.
Una simile bordata di critiche dai presunti beneficiari delliniziativa non basta a far demordere i promotori. «Vogliamo rappresentare un evento storico e lanciare un ammonimento - dice il responsabile della scuola Viradouro, Marco Lira -. Il nostro è un carro molto serio, il Carnevale serve anche a informare la gente».
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