«Casa mia? Una congiuntura astrale favorevole»

Il giudice prova a spiegarla con una battuta. «Diciamo che è stata una congiuntura astrale favorevole». E in effetti, a Lucio Nardi - presidente della seconda sezione penale del tribunale - non è andata poi tanto male. Una casa l’ha trovata. Novantasei metri quadri in via Serafino dell’Uomo, tra corso XXII Marzo e corso Plebisciti, a un tiro da largo Marinai d’Italia. Affitto annuo? Euro 3.723, più 1.500 euro di spese. Qualcosa come 430 euro al mese. Ed è un appartamento del Pio Albergo Trivulzio.
Giudice Nardi, vive in quella casa?
«Sì, non è un caso di omonimia»
E com’è andata?
«Sono stato fortunato»
Pianeti a parte?
«Lo trovai quando venni a Milano, circa vent’anni fa».
La affittò dal Pat?
«Il Trivulzio è arrivato dopo»
In che senso?
«L’appartamento era abitato da una signora, si chiamava Rosa Croce. Quando morì, attraverso il curatore dell’eredità riuscii ad averlo in affitto. In seguito il Pio Albergo Trivulzio è subentrato con la donazione, ma a quel punto ero già dentro io».
E le hanno rinnovato lo stesso canone.
«È vero, il prezzo non è in linea con il mercato.

Ma quando c’è stato da rinnovare il contratto d’affitto, anche il Sunia (il Sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari, ndr) si è opposto ad un aumento del canone».
Quello in via dell’Uomo è un bell’edificio, c’è pure un piccolo giardino interno.
«Ripeto, è stata fortuna. E comunque non è uno di quegli appartamenti in pieno centro, e nemmeno è così grande».

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