Oggi non andrà in scena solo Lazio-Sampdoria. Sarà, anche, la partita di Pietro Accardi, che torna tra i convocati, dopo il brutto infortunio al ginocchio che cinque mesi fa lo aveva mandato ko proprio nella finale di Coppa Italia contro i biancocelesti. Oggi diventa anche la gara dei tabù da sfatare e della possibile rivincita dei blucerchiati dopo la bruciante sconfitta ai rigori della passata stagione. Poi ovviamente sarà il match di Cassano contro Zarate, le perle delle due formazioni che si sfideranno all'Olimpico. Il tecnico Davide Ballardini ha già scelto il migliore: «Io sono contento di avere l'argentino, come Del Neri penso sia soddisfatto di allenare Cassano. Sono sicuramente giocatori fuori dalla norma. Il barese si esalta di più nell'ultimo passaggio, Zarate cerca di più la porta ed è già un grandissimo, la scelta di non convocarlo in nazionale non spetta a me. Cassano ai Mondiali? Non mi pongo il problema, è una cosa a cui non penso». La Samp però quest'anno vola e la mente sgombra da assilli sembra l'arma vincente di Del Neri, che intanto ha scelto di schierare ancora Ziegler in difesa con Padalino a destra e Mannini a sinistra: «Potenzialmente le squadre costruite per vincere il campionato sono altre, ma ce ne sono anche tante, tra cui noi, che se hanno un po' di serenità ambientale possono inserirsi in una lotta anche davanti. Ora come ora il campionato è aperto un po' a tutti, la Lazio è una squadra completa anche nell'uno contro uno. Hanno attaccanti interessanti come Zarate, Rocchi e Cruz, ma lo stesso Foggia è un giocatore di qualità».
Ballardini invece teme proprio la serenità dei blucerchiati: «Loro hanno il vantaggio di preparare bene le partite del campionato senza gli impegni europei ed è giusto sottolineare che abbiamo giocato il doppio di loro.
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