Treviso - Gli occhiali da vista di Iole Tassitani, 42 anni, e altri effetti personali sparsi davanti al garage dell’elegante palazzina di via Forche fanno temere il peggio. E cioè che la figlia del notaio di Castelfranco Veneto, Luigi Tassitani, sia stata rapita.
«Non c’è nessuna ipotesi avvalorata da indizi che possa portare a dare una risposta alla scomparsa», afferma prudente il procuratore della Repubblica di Treviso, Antonio Fojadelli. In realtà i carabinieri di Treviso sono convinti che la donna non sia andata via di sua spontanea volontà: la convinzione generale è che davvero si sia riaffacciato in questa zona lo spettro del reato più odioso, il sequestro di persona. E non è un caso che del fatto sia stata informata anche la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, come ha confermato il procuratore capo Vittorio Borraccetti. Per il momento gli investigatori hanno poche certezze: stanno cercando di ricostruire gli ultimi movimenti della donna, anche attraverso i tabulati del cellulare. Tutto comincia l’altra sera, verso le 20, quando Iole Tassitani lascia lo studio notarile del padre, dove lavora. Siamo in viale Cappuccini, nel centro storico di Castelfranco, dentro le antiche mura cittadine. Prima di tornare a casa va a fare un salto dalla madre, in via Cesare Battisti, a poche centinaia di metri, per darle un salutino. Da quel momento in poi, nessuno la vede più.
È presumibile che con la sua Ford Fiesta abbia proseguito verso casa, a circa un chilometro di distanza, nel quartiere residenziale di borgo Treviso, in via Forche. A questo punto la ricostruzione si basa sulle tracce lasciate dai presunti rapitori e rinvenute dagli investigatori trevigiani, allertati ieri mattina dal notaio che non ha visto la figlia al lavoro. Andato di persona in via Forche per vedere se le fosse capitato qualcosa, il professionista ha trovato gli occhiali e altri oggetti davanti al garage, ma non la Fiesta. Preoccupatissimo, ha chiamato i carabinieri e la macchina investigativa è partita. Grazie anche all’elicottero impiegato per le ricerche, dopo poche ore l’auto della donna è stata trovata non lontana da borgo Treviso. Era stata abbandonata con le porte aperte, altro segnale apparentemente inequivocabile. Di certo, in caso fosse confermato il sequestro, è facile intuire che i rapitori avessero una dannata fretta di caricare l’ostaggio in un altro mezzo e ripartire di corsa verso il luogo scelto per la prigionia.
Solo ipotesi, ovviamente. Considerate le tracce e studiato lo scenario, sembra da escludere però che la donna abbia deciso di andarsene di sua spontanea volontà. I carabinieri hanno messo sotto sequestro l’auto e l’abitazione per cercare altre indicazioni utili. Come detto, gli inquirenti sono abbottonatissimi. E così anche la famiglia, che non avrebbe ricevuto richieste di riscatto. Ma sarebbe imminente il blocco dei beni voluto dalla normativa anti sequestri.
Tuttavia le testimonianze dei vicini di casa non lasciano intravedere alcuna ipotesi alternativa. La donna vive in quella palazzina da otto anni, sola con due gatti, e tutti la descrivono come una persona irreprensibile. Ieri sera la colf è entrata in casa a dare da mangiare ai due animali, considerata l’imprevista assenza della padrona.
«È una persona abitudinaria - rivelano i vicini - con un ritmo di vita cadenzato, legato al lavoro e ai suoi amori di gatti». Gli inquirenti tengono conto del resto, anche della circostanza che negli ultimi 9 mesi questo sarebbe il terzo rapimento nel Trevigiano, anche se i due precedenti hanno caratteristiche del tutto particolari.
L’ultimo, poche settimane fa, ha avuto come vittima una quattordicenne cinese, liberata dopo dieci giorni a
Milano; nove mesi fa, invece, una ventiquattrenne di Onè di Fonte venne tenuta prigioniera per 24 ore e anche lei poi liberata. Tutta Castelfranco Veneto si augura che anche Iole Tassitani ritorni a casa tra poche ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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