«Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali?». Risposta: «Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter donare la vita». Parola di YouCat, il catechismo della Chiesa cattolica per i giovani nella sua traduzione italiana, appena arrivata nelle librerie e subito al centro di pesanti polemiche che ne hanno causato la sospensione.
Il sì riguarda i soli metodi naturali, da usarsi nel matrimonio e in «condizioni sociali, psichiche e di salute nelle quali un altro figlio potrebbe costituire una sfida così grande da sfiorare il sovrumano». No secco a pillola, condom, spirale, sterilizzazione, ma il rischio di confondere i fedeli sembra comunque in agguato.
La presentazione ufficiale di YouCat è prevista per questa mattina in Vaticano, ma è già esploso il caso della traduzione dall’originale tedesco, tanto che l’edizione italiana sarebbe stata temporaneamente sospesa perché «dà erroneamente l’impressione che le coppie cattoliche possano usare metodi contraccettivi», come spiega il sito del Catholic News Service, l’agenzia dei vescovi statunitensi.
L’originale tedesco è più chiaro e prudente: parla di «sposi» e non usa in modo esplicito la parola «anticoncezionale», limitandosi a un più tradizionale e cauto «regolamentazione del concepimento». Dubbi e polemiche circolavano dal debutto in libreria e il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, aveva precisato ad AciPrensa: «Ancora non ho visto il testo di Youcat e pertanto non posso commentare».
Nell’intero libro si parla con chiarezza del sesso e dei problemi quotidiani con cui si misurano i fedeli cattolici alle prese con il Sesto Comandamento: «Non commettere atti impuri». Il testo, con la prefazione del Papa e annunciato come un libro cult per i ragazzi in vista della Giornata mondiale della gioventù di Madrid dell’agosto 2011, dedica ampi paragrafi all’amore e propone un’educazione sessuale secondo la Chiesa.
Il Catechismo per i giovani espone un ideale alto di amore fisico, possibile solo all’interno del matrimonio. «In base al volere di Dio l’uomo e la donna devono unirsi nel piacere erotico e sensuale per unirsi sempre più profondamente nell’amore e per far nascere dei figli dal loro amore». E ancora: «Il corpo, il piacere e la gioia erotica hanno un ruolo di grande importanza nell’ottica cristiana».
Youcat cita C.S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia: «Chiunque definisca la sessualità come un male contraddice il Cristianesimo» e spiega perché il piacere erotico da Cantico dei Cantici sia possibile solo tra marito e moglie. «Perché la Chiesa è contraria ai rapporti sessuali prematrimoniali?». Ecco la risposta: «Perché desidera proteggere l’amore e perché donare se stessi è il dono più grande che si possa fare. «Ti amo» significa per entrambi: «Voglio solo te, ti voglio per intero e ti voglio per sempre». Se le cose stanno così non si può dire «Ti amo» solo per un determinato periodo o per prova». E ancora, al punto 403, «l’unione sessuale necessita il contesto di un amore fedele e affidabile». Insomma, senza amore matrimoniale vero non c’è vero piacere erotico e sensuale.
Si parla anche di pornografia («una sottospecie di prostituzione») e onanismo: «L’autoerotismo è una violazione dell’amore. La Chiesa non demonizza l’autoerotismo ma mette in guardia dal minimizzarne la portata.
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