Caterina, quella santità eccezionalmente normale

Un’operazione di notevole intelligenza editoriale è stata quella compiuta dalla collana Rizzoli-Bur «I libri dello spirito cristiano» con la riscoperta di Louis de Wohl (1903-1961), tedesco dal cognome fiammingo ma di origine austro-ungarica.
Questo autore morto prematuramente conobbe un notevole successo grazie alle sue biografie. La biografia è un genere letterario difficile. I lettori di biografie cercano, nelle vite dei personaggi famosi, innanzitutto la vita stessa, la vita che per avere un senso (e forse prima di averne uno) si presenta come vita. Ma la vita si comunica soltanto se ha un centro, e se raccontare la vita è difficile, ancor più lo è quando c’è di mezzo questo centro.
De Wohl, cristiano senza infingimenti, uomo moderno (fuggito da Hitler, prestò servizio nell’esercito inglese durante l’ultima guerra) e perciò indifferente alla necessità - che molti cattolici sentono - di apparire moderno, scelse con estrema lucidità i suoi soggetti: quelli di sant’Elena, san Tommaso d’Aquino, don Giovanni d’Austria, il centurione Longino, san Benedetto e santa Caterina da Siena sono nomi che, già da soli, ci dicono di un certo modo - che definirei semplicemente «adulto» - di concepire e presentare il cristianesimo.
L’ultima uscita, per la traduzione di A. Berni, è dedicata a Santa Caterina (La mia natura è il fuoco, pagg. 400, euro 11). Ho letto questo libro dal carattere popolare e schietto con grande piacere, anche perché nel segno di santa Caterina ebbe inizio, nel 1981, la mia carriera di scrittore.
Questa piccola donna analfabeta che con il suo coraggio cambiò il corso della storia, facendosi obbedire da papi e principi, si presenta in questo libro - come anche nella storia - come una donna semplice, che non ha alcun disegno di grandezza in testa, anzi: non ha nessun disegno, nessun progetto. Non è una donna engagée, non ha teorie o programmi, e ai propri occhi quello che fa non ha niente di eccezionale: lei, semplicemente, risponde da cristiana a ciò che le si presenta dinanzi.
La sua vita è un «di volta in volta» pieno di certezza. Tutto ciò che lei sa è Gesù Cristo, e questo le basta.

Il libro di Louis de Wohl è il racconto appassionante di questa semplicità disponibile che diventa (ma senza averne fatto un programma) grandezza umana. La vera grandezza è tutta in un «sì». Ecco un libro da regalare per Natale. C’è tanta gente che ha un bisogno enorme, un’autentica fame di queste parole.

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