MilanoLa potremmo chiamare operazione Cenone sicuro. Di fatto è un sequestro senza precedenti per il nostro Paese: quasi 160 tonnellate di pesce tolte dagli scaffali in 14 diverse regioni italiane. «I mercati - annuncia trionfante il ministro alle Politiche agricole Luca Zaia - ora sono sicuri. In questo modo abbiamo dato tranquillità ai consumatori». È il regalo di Capodanno degli investigatori della Capitaneria di porto agli italiani. Cera di tutto: pesce scaduto o comunque in cattivo stato di conservazione, magari in celle frigorifere mal funzionanti; pesce spacciato come pregiato e che invece era di qualità molto più scadente; pesce proveniente da aree non autorizzate alla pesca. I controlli a tappeto, compiuti da 2 mila uomini, sono andati avanti dal 12 dicembre fino a ieri, e alla fine sono state contate 588 violazioni alle norme amministrative, inflitte sanzioni per 700mila euro e portate via quasi 160 tonnellate. Un record.
«Abbiamo sequestrato - prosegue Zaia che parla affiancato dallammiraglio Raimondo Pollastrini - vongole veraci spacciate per italiane, pollack dei mari del Nord venduto come merluzzo e pesce-ghiaccio del Pacifico commercializzato come bianchetto o sardella». Ma le frodi scovate sono state tantissime. «Diciamo subito - aggiunge Zaia - che il meccanismo non ha avuto una regia unitaria ma è stato attuato dai vari commercianti, fra cui anche nomi noti della grande distribuzione».
Insomma, siamo alla tolleranza zero. E il ministro brinda al nuovo anno con un messaggio chiaro: «I contraffattori sappiano che non cè più spazio per i furbi e i disonesti nel mercato agroalimentare del nostro Paese. Vogliamo difendere il consumatore e il produttore. Ricordiamoci che ci sono 14mila imbarcazioni che ogni giorno vanno in mare e che devono essere tutelate».
Lepicentro delle frodi? Napoli. Qui i commercianti hanno difeso a oltranza il pesce avariato; in particolare in un mercato, situato in una zona dove ha influenza un clan della camorra, sono stati bloccati 400 chili privi di etichette e senza tracciabilità, pronti per essere venduti al dettaglio. A questo punto è scattata la reazione dei venditori e, al termine dei tafferugli, sette persone sono state arrestate. Sempre a Napoli è stato scoperto un quintale di datteri di mare, di cui è proibito il commercio e il consumo, e 30 tonnellate di mitili - a suo tempo immagine simbolo dellepidemia di colera - allevati in zone proibite. Ancora, prodotti congelati scaduti o in cattivo stato sono stati trovati in quantità industriale in Puglia e nelle Marche: 54 tonnellate a Bari e 42 a San Benedetto del Tronto.
Una parte del pesce sequestrato potrebbe però tornare sulle tavole degli italiani, come regalo ai più poveri.
Cenone ok, sequestrate 160 tonnellate di pesce adulterato
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.