Che coppia quella coppia El ShaLopez, gol e assist

La vecchia guardia trascina tutti, quella nuova segna. Ora c'è morale per l'Arsenal. Di Natale, solito cecchino

Che coppia quella coppia El ShaLopez, gol e assist

Spettacolare ribaltone Milan. L’urlo proveniente dal Friuli segnala il colpo di reni dei campioni: sono ancora vivi, capaci di mettere fine alla striscia di sconfitte e ricacciare indietro a sei punti l’Udinese, una pericolosa rivale per il secondo posto. Cancellato con un colpo di spugna il luogo comune relativo all’incapacità di incassare gli scontri diretti. Neanche la Juve riuscì a passare da quelle parti. Senza Ibra, senza neanche metà della rosa a disposizione, la risposta della vecchia guardia (Ambrosini eroico) e dei sostituti lanciati in attacco (Maxi Lopez e El Shaarawy), è stata capace di sottrarre la squadra alla tortura di una ennesima sconfitta, rischiata per lunghi tratti. Il successo, maturato negli ultimi 20 minuti, serve a ricaricare le pile, a rimettere in sesto i conti del campionato (per qualche giorno è in testa sopra la Juve che non gioca nemmeno oggi a Bologna per la neve) e a preparare la sfida di Champions con l’Arsenal in uno stato psicologico completamente diverso. È prodigioso il ribaltone apparecchiato dai milanisti nella parte finale della seconda frazione dopo aver rischiato di finire sotto per 2 a 0: cambia tutto nel Milan, cambia il passo, cambia lo spirito, cambia anche la disposizione tattica (fuori l’inutile Nocerino, Seedorf arretrato in mediana) e ritrova nel suo giovanotto più atteso, Stefan El Shaarawy, messo in azione dall’ultimo arrivato, Maxi Lopez (autore del pareggio e poi dell’assist utile al sodale) la sua arma micidiale.
Sotto di un gol nel primo tempo, i berlusconiani recuperano nella ripresa, come succede spesso già con Napoli in campionato e Juve in coppa Italia, le energie e le risorse indispensabili per far saltare il tavolo dell’Udinese. È un clamoroso peccato di umiltà quello commesso dalla squadra di Guidolin: per un’ora abbondante tiene in pugno il pallino del gioco e anche il risultato, riesce anche a sfiorare un paio di volte (con Danilo e Domizzi) il raddoppio. Pensano di schienarli facilmente e si lanciano in avanti dopo l’1 a 1. L’eclissi dell’Udinese coincide, non per semplice caso, con l’uscita dal prato ghiacciato di Isla, una spina nel fianco di Mesbah, e di Totò Di Natale: per il primo si tratta di un rovinoso infortunio al ginocchio destro, si teme la fine della carriera e la lesione di un legamento, per il secondo invece si tratta di un banale insulto muscolare. A poco meno di 35 anni, con quel po’ po’ di gol realizzati, 147 in carriera, non gli si può chiedere di più.
Lo spicchio di tifo rossonero a un certo punto ha cominciato a reclamare la presenza di Pippo Inzaghi. Per fortuna del Milan, Allegri non ha dato retta e scelto invece di dare spazio a Maxi Lopez che ha contribuito a dare coraggio al gruppo. Ha toccato giusto i primi due palloni, si è ritrovato sul terzo la porta spalancata e non ha sbagliato. Perfetto il suo contropiede e anche l’assist per El Shaarawy che ha bruciato tutti, Danilo e Handanovic, con una saetta che ha rimesso in sella il Milan e ridato fiato alle speranze di recupero milanista. Chiudere a Udine con un successo, prima sconfitta domestica del torneo per i friulani, dopo una rincorsa durata addirittura più di quattro anni (ultimo precedente gennaio del 2008), è un bel contributo allo spettacolare duello con la Juventus ma anche una risposta della vecchia guardia milanista. Non è ancora venuto il momento di abdicare, nonostante le mille difficoltà, le cento assenze e anche qualche fischio ostile.

Le perfomances di El Shaarawy sono una garanzia per il futuro: Pato non è più solo, e forse alla fine della fiera, non è stata una grave perdita il mancato arrivo di Tevez. Quel ragazzo, col ciuffo curioso, ha il dna del campioncino di razza. E Maxi Lopez non è poi così scarso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica