Lo avevamo previsto e in parte auspicato. Avevamo tutti noi, conoscitori del costume giornalistico spagnolo, previsto che l'intemerata di Josè Mourinho contro il Barcellona e gli arbitri non sarebbe passata sotto silenzio. Avrebbero pubblicato ogni parola, come è naturale che sia, ma senza schierarsi, senza fargli da scudo, come sarebbe avvenuto se il tutto si fosse svolto dalle parti di Appiano o nella sala sala stampa di San Siro.
Che meraviglia. Il sondaggio avviato dal sito di Marca, il quotidiano spagnolo sportivoda sempre vicino al casato blanco, ha dato un esito clamoroso. La stragrande maggioranza dei visitatori ha espresso un parere negativo rispetto alle farneticanti accuse del portoghese. La spiegazione è semplicissima. Al pubblico del Bernabeu, affezionato allo spettacolo e mai schiavo del risultato, è rimasto negli occhi l'oscena prova offerta dal Real nella prima ora della semifinale. «É stato un calcio jurassico» hanno scritto i crtici più educati. Si è trattato di un pezzo di calcio primitivo, quasi identico, in certte cadenze, al calcio fiorentino. Sette difensori dietro la linea della palla, mai una gemetria, aggressività al limite del codice: non si era mai visto il Real comportarsi così. É vero, quando Mou ha provato ad affrontare il Barça, sul piano del gioco, ha rimediato una "manita", cinque schiaffi, eppure non è un dato sufficiente per stravolgere la tradizione blanca.
Mou ha sparato a zero contro gli arbitri. Provvederà l'Uefa.
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