Rischia di finire sotto processo, ma anche di tornare di nuovo in carcere, don Ruggero Conti, l'ex parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima, in via di Selva Candida. Il prete è accusato di aver abusato di sette bambini tra il 1998 e il maggio del 2008. Il 30 giugno 2008 fu arrestato, poi nel settembre successivo finì agli arresti domiciliari. Il pm Francesco Scavo ha chiesto il suo rinvio a giudizio con le accuse di atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile aggravata. Ma ora le porte del carcere si potrebbero riaprire, per il sacerdote, per effetto delle recenti norme in materia di sicurezza, come accaduto ieri per il ventiduenne accusato di aver stuprato una ragazza la notte di Capodanno. Negli ultimi dieci anni il parroco avrebbe più volte abusato dei giovani che gli venivano affidati nell'oratorio e nei campeggi estivi. In un caso era stata addirittura la madre di una giovane vittima a rivolgersi a lui, in un momento di difficoltà economica, «affinché si prendesse cura del figlio e lo aiutasse a superare i problemi dovuti alla perdita del padre». Mentre il giovane frequentava il corso di preparazione alla comunione, il sacerdote se lo sarebbe fatto amico. In più occasioni - come scrive il pm nella richiesta di rinvio a giudizio - lo avrebbe invitato a pranzo o a cena a casa sua, all'interno della parrocchia, assieme ad altri ragazzi dell'oratorio. E gli avrebbe indirizzato attenzioni sempre più pressanti. Nei momenti in cui i due rimanevano soli nell'appartamento il prete avrebbe abusato del ragazzino ripetutamente (dalle 30 alle 40 volte, secondo l'accusa) e in cambio di denaro (dai 10 ai 30 euro in media per ogni singola prestazione) o qualche capo di abbigliamento. Ed è da questi episodi che deriva l'accusa di prostituzione minorile. Reato contestato anche il relazione ad un altro espisodio, che riguarda un ragazzo che spesso il prete invitava nella propria abitazione «a fermarsi per la notte». Per quanto riguarda le altre vittime don Ruggero avrebbe approfittato di loro nei momenti più diversi, spesso durante i campi estivi organizzati a Santa Cateria Valfurva. In un caso si sarebbe fatto avanti mentre medicava un giovane che aveva riportato delle lesioni durante un litigio.
Nel corso delle indagini sono emersi altri casi di abusi che risalirebbero fino a 25 anni fa.
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