Alberto Toscano
da Parigi
«I nostri giocatori hanno mostrato il loro attaccamento alla Francia!» dice rifugiandosi in corner lallenatore della nazionale transalpina Raymond Domenech nel commentare il clamoroso scherzo di cui lui stesso è stato vittima laltra sera insieme a tutti gli eroi della pedata gallica. Nel pomeriggio di mercoledì una telefonata inattesa quanto gradita è giunta al quartier generale dei Bleus, che in Irlanda si accingevano allimportante sfida con la squadra locale per le qualificazioni ai Mondiali tedeschi.
Il presidente della Repubblica, Jacques Chirac, ha voluto fare gli auguri alla squadra, parlando personalmente col capitano Zinedine Zidane e con lallenatore Domenech. Questi ultimi si sono commossi, sapendo che Chirac è da venerdì scorso in ospedale, dove è stato ricoverato durgenza per un «incidente vascolare». Insomma, anche dal suo letto il presidente ha dimostrato di pensare alla nazionale. Commovente. Fin troppo, visto che linterlocutore di Zidane e Domenech non era affatto il capo dello Stato, bensì labilissimo imitatore Gérald Dahan, che chiamava dalla sede dellemittente radiofonica parigina «Rire et Chansons». Tutto un programma.
Ma il falso Chirac non si è accontentato di fare i suoi auguri ai due eroi della Nazionale. Ha anche chiesto loro un favore: «Mettete stasera la mano sul cuore mentre lorchestra suonerà la Marsigliese prima dellincontro». Detto fatto. Come un solo uomo, giocatori in campo, allenatore, massaggiatore e riserve in panchina hanno ascoltato linno con la mano destra rigorosamente sul cuore in segno di patriottica adesione alla domanda del falso Chirac. Qualcuno ha anche cantato, cosa sempre ardua in considerazione dei versi sanguinari dellinno transalpino.
Il curioso episodio ne ha ricordato uno precedente. Nel Mondiale 1998: Francia-Sudafrica, suonano gli inni e Petit è lunico a mettere la mano sul cuore. Peccato che la mise sul lato destro del petto.
Appena finita la partita, con la vittoria sullIrlanda per uno a zero, i componenti della spedizione francese hanno ricevuto le prime informazioni sul presunto scherzo, di cui ieri mattina già parlavano i giornali. Per fortuna di Zidane e Domenech, nessuno a Parigi li ha letti: cera lo sciopero della distribuzione.
Chirac telefona a Zidane e compagni. Ma è uno scherzo
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