I lavori di ammodernamento, costati 135 milioni di euro, sono stati inaugurati in pompa magna dallex sindaco Veltroni appena due anni fa. E ora quello che i romani chiamano «il tranvetto», cioè la ferrovia urbana Roma-Pantano, chiude. Definitivamente. Ma se dovevano smantellarla - si chiedono gli abitanti delle periferie lungo la Casilina - perché hanno speso tutti quei soldi per ristrutturare le varie stazioni? Un vero mistero. Soprattutto alla luce di quanto avevano assicurato nel marzo del 2006 le aziende di trasporto. «Tutte le nuove stazioni - dissero allepoca - sono state predisposte per essere utilizzate in futuro dai treni della metropolitana, infatti le nuove banchine sono lunghe 120 metri, dei quali 50 a quota ribassata allo scopo di consentire lesercizio con gli attuali rotabili». Adesso, invece, verranno smantellate.
«Attenzione: cè materiale per la Corte dei Conti» dice il coordinatore regionale della Rosa per lItalia e vicepresidente della commissione urbanistica del Lazio Fabio Desideri. «Nessuno spiega - aggiunge Desideri - quanto costerà il nuovo intervento di trasformazione in metro C (fra chissà quanti anni) e perché non sia stato previsto al momento della ristrutturazione. Nessuno dice cosa sarà utilizzato dellinfrastruttura attuale (binari, sistemi di segnalamento, banchine, stazioni), cosa dovrà essere smantellato e cosa sarà gettato via. È bene precisare che lordine di servizio numero 65 emanato da Met.Ro. lo scorso 14 marzo parla testualmente di demolizione della ferrovia da Giardinetti a Pantano. Cioè del tratto inaugurato da Veltroni il 1° marzo del 2006. Il bus previsto dallAtac al posto del trenino non risolverà la domanda di mobilità perché andrà a incolonnarsi lungo unarteria, la Casilina, già satura».
La chiusura della tratta Giardinetti-Pantano è fissata per il 7 luglio prossimo «al fine - si legge in una nota - di consentire lapertura dei cantieri della tratta T7 della nuova linea C della metropolitana». Molto arduo, se non impossibile, il tentativo dichiarato di minimizzare i disagi allutenza.
Chiude la ferrovia rifatta nel 2006
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