«Ci sono 40 milioni per opere rimaste nei cassetti»

«Ci sono 40 milioni di euro di progetti nel cassetto già finanziati ma mai cantierizzati». Così per uscire dalla crisi - secondo l’assessore a Casa e Demanio Lucia Castellano - è necessario «ripartire da quello che già esiste e che la scorsa amministrazione ha trascurato e lasciato incompiuto. Vogliamo riprenderlo in mano e portarlo a termine, anche con l’aiuto di privati». A disposizione di Palazzo Marino, oltre al tesoretto lasciato in eredità dalla passata amministrazione, sotto forma appunto di opere già finanziate, anche 5 milioni da recuperare chiedendo gli oneri di superficie ai concessionari dei parcheggi. Così la collaborazione con i privati - nella forma del project financing e i contratti di sponsorizzazione - rappresenta un elemento prezioso per lo sviluppo della città, in tempo di crisi.
Ricordando anche «gli 8 quartieri di edilizia in housing sociale, come i progetti di Abitare Milano 1 e 2, di cui l’amministrazione Moratti non si è mai occupata», Castellano ha citato altri esempi di edilizia popolare da riqualificare, a partire dai quartieri più vecchi fino ai più nuovi, «costruiti con materiale non idoneo. Da abolire quei casermoni criminogeni, ad esempio, delle torri di via Tofano, che creano anche ghettizzazione».
Anche il Pgt viene incontro alle esigenze dell’amministrazione, stretta tra l’urgenza di dare risposta al bisogno abitativo, soprattutto delle fasce più deboli, e la carenza di fondi. Così l’assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris ha sottolineato la volontà di «far diminuire gli indici e rendere obbligatoria la presenza di edilizia agevolata o a canone moderato soprattutto per interventi con ampio consumo di suolo». Non sono mancate le critiche alla precedente giunta, da parte dell’assessore De Cesaris ha ricordato «le molte opere incompiute ereditate dalla scorsa amministrazione, tra cui molti alloggi universitari che sono o realizzati e non utilizzati o non ancora completati ma comunque finanziati».
Al di là dei singoli interventi di edilizia, per Castellano e De Cesaris «è necessario ribaltare il ragionamento, considerando il quartiere non solo un insieme di case ma anche di persone». A tal proposito la titolare alla casa ha ricordato la volontà di «responsabilizzare gli inquilini delle case di edilizia popolare, abbassando il livello di morosità, oggi al 45% , anche concedendo l’autogestione delle palazzine come premio per quei condomini dove il tasso di morosità scende sotto il 15%».
Così un altro problema non indifferente ereditato da un passato remoto è quello dei parcheggi sotterranei: «La patata bollente dei parcheggi sotterranei è arrivata dall’amministrazione Albertini ed è rimasta in stallo per tutta l’amministrazione Moratti - accusa l’assessore all’Urbanistica - fino a quando non siamo arrivati noi con una operazione di trasparenza sulle 235 ferite da curare in città. E abbiamo intenzione di affrontarli e risolverli tutti. Vogliamo uscire dalla follia dell’aggiudicazione selvaggia e allo stesso tempo realizzare un piano urbano della mobilità che disincentivi l’uso del mezzo privato - ha spiegato De Cesaris - in un anno abbiamo tolto 7 parcheggi e risolto altri 4 casi, abbiamo la presunzione, in futuro, di risolvere tutti i 235 buchi neri della città».
Oggi intanto si dovrebbe chiudere la partita sulle controdeduzioni alle osservazioni del pgt.

Scade alle 19 il termine per la presentazione dei documenti, mentre è convocata per domani la «cabina di regia» per la ricerca di un accordo. Attese centinaia di emendamenti del Pdl, mentre la Lega ne ha annunciati 300.

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