Grazie a un territorio molto variegato, la Lombardia è una delle regioni ideali per una produzione di vini di elevata qualità. Non a caso, a Vinitaly, il Padiglione Lombardia presenterà le sue eccellenze, distinguendosi con le sue etichette che spaziano tra vini di prestigio, nobili e di lusso. Come gli spumanti metodo classico di Franciacorta e dell'Oltrepò pavese, i corposi rossi di montagna della Valtellina o la vivacità del Lambrusco Mantovano. E che dire, poi, dell'eleganza del Lugana o dei vini delle terre Lariane e delle colline di San Colombano? Un universo inebriante che inonderà di profumi e sapori il secondo piano del Palaexpo allestito con gli stand di 200 aziende vitivinicole, offrendo ai visitatori prodotti di differente varietà e pregio.
«La qualità della Lombardia è cresciuta negli ultimi 20 anni - dice l'assessore regionale Gianni Fava -; la sfida è migliorare l'export che nel 2013 è cresciuto dell'11,6%». «Merito di professionisti qualificati, imprenditori capaci di innovare, spesso giovani, che credono nella Lombardia e investono in Lombardia - sottolinea il governatore Roberto Maroni -; la Regione intende sostenerli per promuovere il nostro territorio nel mondo, anche in occasione di Expo 2015».
Con uno sguardo sempre molto attento al mercato nazionale, ma con interessi anche verso i consumatori stranieri, l'Azienda Agricola Fratelli Berlucchi, oltre alla sua intensa produzione di Brut, di millesimati, di selezionati, di riserve, di bianchi e di rossi, ricavati da vigneti antichi, coltivati su 70 ettari di proprietà aziendale, reimpiantati secondo le più attuali tecniche vitivinicole e, soprattutto, trattati in cultura ecoambientale (rispettando la proposta Ue), si rinnova con una nuova etichetta. La Franciacorta diventa così la patria del Freccianera, Brut millesimato del 2007 in serie limitata (7mila bottiglie) che si contraddistingue, oltre che dal colore paglierino con riflessi dorati, anche da questa nuova edizione dell'etichetta nera creata dall'editore designer Franco Maria Ricci nel 1977 e rivista in omaggio al Freccianera.
«Non si tratta di un restyling - dice l'ad Pia Donata Berlucchi, che gestisce l'azienda con i fratelli Roberto, Marcello, Francesco e Gabriella - bensì di una testimonianza del nostro sguardo sempre attento verso il futuro, riprendendo la tradizione». Freccianera è il risultato di trent'anni di Franciacorta, dall'anno del primo millesimato di Fratelli Berlucchi fino al 2007, anno della sua vendemmia. Da allora, sette anni di silenzio e oggi ecco il suo arrivo nel 2014, ancora un numero «sette» che si ripresenta come un segno di pienezza, una perfezione in equilibrio tra la storia e la modernità.
Roberto Berlucchi, fiero della nuova etichetta, non nasconde che in questo periodo occorre cercare altri sbocchi, al di là dell'Italia. «Siamo sempre soddisfatti di come il mercato italiano risponda alla nostra offerta: del resto la qualità paga sempre. Tuttavia, stiamo penetrando i mercati della Gran Bretagna, ma anche della Cina e del Giappone».
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