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La Cina trema ancora: sisma di magnitudo 6,9 400 morti, 10mila feriti

Colpita la provincia cinese del Qinghai, che si trova nel nordovest della Cina e confina con il Tibet e il Sichuan: 400 le vittime e 10mila i feriti. Tra le vittime molti bimbi. Si scava con le mani: guarda il video

La Cina trema ancora: 
sisma di magnitudo 6,9 
400 morti, 10mila feriti

Pechino - Un forte terremoto sul plateau del Tibet, nella provinciale occidentale del Qinghai, ha portato nuovamente morte e distruzione in Cina: 400 le vittime accertate fino a questo momento, oltre 10mila i feriti e il bilancio potrebbe salire ancora perchè il terremoto è avvenuto alle 07:49 ora locale, quando molti erano ancora nelle case.

Il terremoto colpisce la Cina Il sisma è stato di di 7,1 gradi della scala Richter, secondo l’amministrazione centrale cinese per i terremoti; di 6,9 gradi, secondo l’istituto Geologico statunitense, che registra i movimenti tellurici in tuto il mondo e anche tre scosse di assestamento, una molto violenta. L’altopiano tibetano è continuamente scosso da terremoti: l’area è abitata soprattutto da agricoltori e pastori mongoli e tibetani, di etnia hui (musulmani) e hai, maggioritaria nel Paese. L’area è una delle zone già devastate dal terremoto che, nel maggio 2008, distrusse il nord del vicino Sichuan, causando circa 90mila morti. La serie successiva di scosse telluriche ha fatto crollare decine di case.

Colpite case e scuole "Era molto presto, e la gente stava ancora nelle case, per questo ci potrebbero essere altre vittime", ha raccontato un funzionario locale, Zhuohuaxia. "Vedo feriti ovunque in strada. Il problema maggiore è la mancanza di tende, di attrezzature sanitarie, medicine e personale medico", ha continuato la fonte. Radio Cina ha riferito che il 90 per cento delle case di Jiegu, una delle zone più colpite, sede del governo provinciale, è stato distrutto. L’onda sismica ha fatto crollare una struttura della prefettura di governo; rasa al suolo alcuni istituti professionali e scuole elementari, con molti studenti sotto le macerie.

I soldati attivano i soccorsi Secondo la Xinhua, nella zona sono già stati mandati soldati, oltre a squadre di soccorso e macchinari per rimuovere le macerie, ma l’arrivo degli aiuti è ostacolato dalle strade danneggiate. La televisione di Stato ha già mostrato le immagini dei soccorritori al lavoro tra le rovine e in un paesaggio di desolazione. "Sono crollate molte case a un solo piano, quelle più alte hanno retto ma hanno molte crepe", ha raccontato un altro funzionario locale, Ji Guodong, al telefono. In un edificio della prefettura di Yushu, la zona più colpita, le persone hanno cominciato a scavare freneticamente tra le macerie per estrarre eventuali colleghi sepolti.

"Gli edifici sono con mura molto spesse e reggono bene, ma se crollano intrappolano molti sotto le rovine", ha raccontato Zhuo De, dalla capitale Qinghai.

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