Cittadini contro il Comune: «Pronti a fare causa»

Il presidente dei giudici di Pace: «Il parere del ministero fa legge»

Cittadini contro il Comune: «Pronti a fare causa»

Visti i tempi, sembra parlare contro l’interesse del suo stesso ufficio. «Perché siamo sommersi dai ricorsi». Eppure il consiglio resta, ed è forte. «La contestazione va fatta, perché ci sono dei diritti che bisogna fare valere». Vito Dattolico, presidente dei giudici di pace di Milano, spende più di una parola per chiarire la vicenda della multe date con i T-Red. E scioglie i dubbi. «Se l’opposizione a una sanzione viene fatta nei termini di legge, è pressoché certo che venga accolta».
Presidente, cosa pensa del parere dato dal ministero dell’Interno?
«Ho letto la circolare del Viminale, ed è estremamente chiara. Quel documento specifica un elemento di diritto: le multe date per attraversamento col rosso con le telecamere e in assenza di un agente che contesti la violazione sul posto sono valide solo sulle strade specificate da un decreto prefettizio. Questo è un elemento essenziale per l’eventuale sanzione».
Dal Viminale specificano che è stato chiesto un parere dell’avvocatura dello Stato.
«Più che legittimo, ma rappresenta un atto formale. Perché è difficile che l’avvocatura contraddica il ministero. In ogni caso hanno ragione i consumatori, quel documento fa legge. E questo significa che basta da solo a dichiarare nulle le multe date al di fuori dei casi previsti dal codice. Ripeto, se le strade su cui ci sono i T-Red - tutte, non solo quelle di Segrate - non sono indicate dal prefetto, le sanzioni vanno invalidate».
Cosa possono fare gli automobilisti multati?
«Agire nei termini di legge. Significa che le multe vanno contestate entro 60 giorni dalla notifica, rivolgendosi al giudice di Pace o al prefetto. E la percentuale di successo - fatta salva la libertà del giudice - è pressoché totale. In caso contrario, o se si ha già pagato, il ricorso non è più possibile».
E non resta che rassegnarsi...
«No, è possibile una “ripetizione di indebito”, ossia una causa civile in cui si chiedono i danni morali e per le sofferenza psicologiche patite. Un’azione di risarcimento danni per aver pagato indebitamente una multa».


Quindi, invita al ricorso nonostante tutte le pratiche che già dovete smaltire.
«Per dare una misura, in tre mesi sono diverse centinaia le contestazioni arrivate solo da Segrate. Ma è giusto così. Da qualche parte bisogna pure che si stabilisca un principio di legittimità».

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