"Interlocuzione con Ue". Cosa succede ai pagamenti con il Pos

Sulla soglia massima dei pagamenti con il Pos, il governo sta valutando con l'Ue se innalzarla o lasciarla allo stato attuale: ecco le reazioni delle associazioni dei consumatori

"Interlocuzione con Ue". Cosa succede ai pagamenti con il Pos

Il governo sta riflettendo sul tema dei pagamenti elettronici con il Pos: in una nota, Palazzo Chigi ha fatto sapere che è in corso un confronto con la Commissione europea "sul tema delle soglie al di sotto delle quali gli esercizi commerciali non sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di pagamento" e che gli esiti saranno introdotti nella Legge di Bilancio.

La soglia di 60 euro

Il commento dell'esecutito è riferito a quanto venuto fuori da una bozza della Manovra nella quale venivano abolite le multe per i commercianti che non accettano pagamenti con bancomat e carte di credito fino a 60 euro. Come abbiamo visto sul Giornale.it, i commercianti non sarebbero stati obbligati ad accettare quel tipo di pagamento con la conseguente sospensione delle multe nei loro confronti. Insomma, tutto (o quasi) ruota attorno alla lotta all'evasione fiscale: da un lato si potrebbe lasciare maggiore libertà soprattutto ai piccoli commercianti, dall'altro c'è il timore che raddoppiando la soglia attuale si possa andare incontro ai "furbetti" del contante. Il governo Meloni sta, infatti, valutando quale sia la soluzione migliore con gli esperti Ue per trovare la soluzione più adatta e accontentare tutti.

"Faremo controlli"

Come ci siamo occupati sul Giornale.it, un'eventuale aumento della soglia Pos non significa che mancheranno i controlli e il contrasto all'evasione fiscale. Lo ha detto chiaramete il viceministro all'Economia, Maurizio Leo, sottolineando la volontà del governo di apportare migliorìe all'attuale sistema dei pagamenti elettronici specificando che saranno sempre effettuati "controlli e agevolare le misure di contrasto al contante" sottolineando, però, che non difficillmente saranno emesse multe. Ricordiamo che dal 30 giugno di quest'anno la legge impone i pagamenti elettronici e chi si rifiuterà di accettare carte e bancomat rischiava di subire una multa di 30 euro maggiorata del 4% rispetto al valore del prodotto per il quale era stato rifiutato il pagamento con pos.

"Dannoso innalzare soglia"

Affinché le cose rimangano allo stato attuale e non venga innalzata la soglia di pagamento c'è Federconsumatori la quale sottolinea come gli esercenti e i liberi professionisti potranno rifiutare i pagamenti elettronici "pretendendo dai clienti il pagamento in contanti senza essere soggetti ad alcuna sanzione".

Le Federazione è preoccupata del rischio di evasione fiscale allo stesso modo che con l'innalzamento del tetto del contante fino a 5mila euro. In ogni caso, il governo Meloni sta studiando con l'Ue la soluzione migliore per gli italiani, ecco perché è prematuro (e dannoso) lasciarsi andare a polemiche preventive.

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