Pensioni, ecco quanto si guadagna se si resta al lavoro

Incentivo in busta paga per chi decide di lasciare il mondo del lavoro anche se ha maturato i requisiti per l'età pensionistica: ecco tutti gli aumenti

Pensioni, ecco quanto si guadagna se si resta al lavoro

Un'altra nota positiva della nuova Legge di Bilancio appena approvata riguarda le pensioni, o meglio, chi decide di restare ancora al lavoro pur avendo maturato l'età per potersi ritirare. In pratica, al cittadino verranno versati in busta paga i contributi che il proprio datore di lavoro versa normalmente all'Inps nella misura del 9% circa e anche quelli sull'impresa (quasi il 24%).

Gli incentivi per i lavoratori

È quanto previsto dall'articolo 54 della Manovra titolato "Incentivi al trattamento in servizio dei lavoratori" dove viene spiegato quanto descritto prima. Ecco che il lavoratore avrà una specie di super bonus del 33% con aumenti notevoli man mano che si alza lo stipendio di ognuno: si passa da aumenti netti di 226 euro al mese per la fascia delle 12mila euro fino a 711 euro in più ogni mese per i redditi lordi di 45mila euro. Come stabilisce la legge, la misura è possibile se il lavoratore decide di rimanere e "viene meno ogni obbligo di versamento contributivo" da parte dell'azienda e quidi "la somma corrispondente alla contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all’ente previdenziale è corrisposta interamente al lavoratore”.

Qual è il guadagno netto

Come si può osservare sullo schema pubblicato da Repubblica, il dipendente con il requisiti pensionistici che prolunga il periodo lavorativo guadagnerà 283 euro netti al mese se il suo stipendio lordo è di 15mila euro per passare a 330 euro al mese se percepisce 18mila euro lorde. I 20mila euro l'anno avranno 367 euro in busta paga ogni 30 giorni che diventano 403 euro se lo stipendio è di 22mila euro lorde. Chi guadagna 25mila euro l'anno e decide di restare al lavoro avrà 458 euro nette al mese, a 30mila la soglia si alza a 474 euro mensili. I lavoratori che percerepiscono 35mila euro avranno 553 euro netti al mese, i 40mila ben 632 euro e i 45mila, come accennato prima, tocchernano quota 711 euro, davvero niente male.

Una scelta soggettiva

Insomma, chi raggiunge Quota 103 ma prolunga la vita lavorativa ha degli incentivi non indifferenti. La somma che percepirà una volta che uscirà dal mondo del lavoro sarà valutata automaticamente in base all'inflazione che , come spiega la legge, matura nel "periodo di posticipo del pensionamento".

C'è anche da dire che, il rovescio della medaglia, è accettare di avere una pensione più bassa successivamente perché quel 33% in più finirà per diventare una tassa Irpef. Ogni persona, quindi, dovrà capire se "il gioco vale la candela" o se, a lungo termine, non sarà valsa la pena lavorare uno o due anni in più.

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