Vacanze e ponti ad aprile Occhio al rischio speculazione sulla benzina

Le partenze degli italiani per Pasqua coincidono con il rialzo dei prezzi alla pompa. La benzina in modalità servito supera 2 euro al litro e la stangata ammonta a 120 milioni di euro.

Vacanze e ponti ad aprile Occhio al rischio speculazione sulla benzina

Pasqua dalle uova d’oro, anzi dal carburante d'oro, per i tantissimi italiani che viaggeranno in occasione delle prossime vacanze pasquali. Dopo la decisione dell’Opec di tagliare la produzione di petrolio, le quotazioni registrano un trend in rialzo, ma non abbastanza da giustificare i rincari dei listini ai distributori. Assoutenti chiede al Governo di intervenire. Intanto le stime del Codacons riferite ai rincari pasquali ammontano ad un aumento di 120 milioni rispetto al 2022.

Prezzi ingiustificati

L’Opec (Organizzazione dei paesi esportatori di Petrolio), che domenica ha effettuato dei tagli alla alla produzione di petrolio, fa balzare le quotazioni, ma non abbastanza da legittimare un aumento dei prezzi considerevole sui listini ai distributori. Come ricorda Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, i prezzi del Wti e del Brent restano coerenti con le quotazioni di inizio marzo, che ammontano a 80 dollari al barile per il Wti e 85 per il Brent, resta quindi ingiustificato l’aumento. Inoltre, gli aumenti dei prezzi alla pompa sarebbero visibili dopo alcuni giorni e non nell’immediato, come in questo caso. Assoutenti ha richiesto un intervento immediato da parte del Governo.

I prezzi alla pompa

Questa Pasqua presenterà ai vacanzieri un conto salato. Stando alle cifre fornite dal Codacons, la benzina in modalità servito sfora addirittura la soglia dei 2 euro. I gestori comunicano prezzi medi che ammontano a 1,864 euro al litro per la benzina in modalità self, mentre il gasolio costa 1,770 euro al litro self e 1,915 euro al litro per il servito.

Un rincaro da 120 milioni

Un confronto con il 2022 è necessario. I listini hanno registrato un aumento del 6% dal 2022 ad oggi, un pieno di benzina in media costerà 5,35 euro in più. Il gasolio resta abbastanza stabile considerando che la differenza di aumento di prezzo è minima: 1,750 euro al litro nel 2022 contro 1,770 al litro nel 2023.

Le stime Codacons fanno venire i brividi. Con il trend dell’inflazione in crescita, le famiglie italiane potrebbero arrivare a sborsare 120 milioni di euro in più nel 2023 rispetto alla spesa in periodo pasquale del 2022.

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