Coincidenze

Lo sbuffetto rosso e verde che appare sui manifesti di Generazione Italia e che si appresta ad accompagnare anche i nomi dei deputati finiani sulle schede elettorali ricorda moltissimo il simbolo di Democrazia nazionale-Costituente di destra, il partito nato da una scissione del Movimento sociale nel 1976. Certo, allora, il tutto era accompagnato da stellette che facevano molto destra europea, ma la doppia coccarda carpiata degli scissionisti di 35 anni fa è davvero molto simile a quella odierna. Certo, allora, Fini stava dall’altra parte, fra i lealisti dell’Msi. Ad accorgersi della somiglianza sono due vecchi amici liguri di Fini, Gianni Plinio e Giorgio Bornacin, anime missine e di An rimasti fedeli al Pdl.

Che, sorridendo, ricordano come scissione e simbolo ebbero enorme successo nei gruppi parlamentari, tanto da convincere 9 senatori su 15 del Msi e 21 deputati missini su 35. Ma nel ’79, alle elezioni, Democrazia nazionale si presentò da sola, prese lo 0,7 per cento e non ebbe nemmeno un eletto. Che sia questo il motivo per cui Fini continua a restare iscritto al gruppo del Pdl?

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