Colpo alla Bnl: feriti il direttore e un cassiere

Solitario e armato di taglierino, bandito fugge con 5mila euro

Stefano Vladovich

Capelli tagliati corti, abiti firmati, entra con un taglierino in banca, sequestra un dipendente, ferisce il direttore e un cassiere. È caccia aperta al rapinatore solitario che, ieri mattina, ha assaltato la filiale della Banca Nazionale del Lavoro di via Paolo Orlando, a Ostia. A viso scoperto, l’uomo è riuscito ad arraffare 5mila euro in banconote di piccolo taglio e a mandare in ospedale il funzionario e un impiegato. A raccontare l’accaduto agli agenti del XIII commissariato una decina di testimoni sotto choc. «Saranno state le 10.15 quando, davanti allo sportello, si presenta un giovane sui 30 anni ben vestito. Quando arriva il suo turno estrae dalla tasca un coltello e una busta». Poche parole ma decisive per convincere gli impiegati a rinunciare a qualsiasi reazione: «Mettete tutti i soldi in questo sacchetto altrimenti vi ammazzo». Secondo gli uomini della squadra giudiziaria di Ostia, un modus operandi anomalo, che porterebbe lontano dall’ipotesi di un piccolo delinquente locale. Secondo alcuni, addirittura, modalità che ricorderebbero azioni compiute da terroristi «in erba» negli anni di piombo. «Stiamo studiando e valutando i filmati registrati dalle telecamere - commenta il vicequestore Rosario Vitarelli - ma non sarà facile identificare l’autore del colpo». Sicuramente italiano, alto un metro e 80 centimetri, capelli scuri, a questo punto l’uomo cerca di raggiungere l’uscita. Il bottino in una mano, la lama puntata contro la gola dell’ostaggio, davanti alla porta blindata succede l’imprevisto. «Il sistema di sicurezza è tarato per il peso medio di una sola persona - spiegano gli esperti -, dunque si è bloccato». È il panico: il delinquente sferra un primo colpo di coltello sul direttore lacerando, oltre agli abiti, un braccio. Poi il secondo fendente indirizzato al cassiere che, dopo aver tagliato giacca, cravatta e camicia, lo ferisce in pieno petto.

Ancora qualche attimo e, sbloccata la porta, l’uomo riesce a fuggire dileguandosi. «Impressionante la sua ferocia» concludono gli inquirenti. I due dipendenti, di 50 e 49 anni, trasportati al pronto soccorso del Grassi se la caveranno con pochi giorni di prognosi per le lievi ferite.

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