Commedie e operette in genovese alternate a spettacoli horror in chiave comica. Un po' di amarcord e drammi di redenzione, senza dimenticare le canzoni dialettali e d'autore. È la nuova stagione del teatro Carignano, che dopo 40 anni orgogliosamente portati, alza ancora il sipario e presenta nuove e vecchie compagnie. La locandina appesa in viale Villa Glori 8, racconta per un 2010-11 di 9 commedie in genovese e sei in italiano. «È l'elogio del dialettale che diventa strumento di naturalezza e che sposa qualsiasi tipo di espressione d'arte - spiega Maria Gabriella Tamagno, colei che guida il teatro da tredici anni - Un appuntamento che si rinnova in una sala, che vanta in Italia la più lunga tradizione continuativa di spettacoli in dialetto». Ad aprire la stagione è La bocca del Lupo, un lavoro di prosa che la compagnia Gli amici di Jacky porta in scena il 20-21 novembre. In calendario, il regista Enrico Aretusi alla guida della compagnia teatrale I Carogge firma diverse commedie: Paparino (27-28 novembre e 4-5 dicembre); Metallurgiche Tiscornia e Neutte Zeneise in scena la sera di Capodanno e la commedia A rionda di sette peccoei il 19-20 e il 26-27 marzo. Sempre di Aretusi è la regia di Villa Letizia in teatro con il gruppo La Valigia del Comico (29 -30 gennaio). Cantando Zena, I Gioilarò portano in scena tutte le più belle canzoni genovesi (8-9 e 15-16 gennaio), mentre la prima commedia in lingua è Quinto viaggio nell'Operetta del Coro Tetracordo in programma il 22-23 gennaio. Il dialettale torna ancora con la commedia Na pesante ereditae della compagnia Gli Amici di Enzo (5-6, 12-13 febbraio) e con Barbableu a Tòrrigia degli Artisti del dialetto Genovese, l'horror in chiave comica al Carignano il 19-20 e il 26-27 febbraio. A marzo, la commedia genovese prosegue con Na polenta tutta a motti in scena il 5-6 e il 12- 13 con la compagnia teatrale T 76, la regia di è Arnaldo Rossi. Ricompare anche l'opera italiana con L'Armadietto cinese, in scena il 2 e 3 aprile con la compagnia Il Sogno; Spiriti bollenti di Angelo Formato in scena il 9 e 10 aprile con la compagnia Crocogufo. Il dialettale si tuffa nel passato con gli anni 60 protagonisti il 16 e 17 aprile di A cà da çimma in scena con la Compagnia Borzone 1987. A chiudere la stagione è il dramma di redenzione: Peer Gynt di Henrik Ibsen che il gruppo teatrale Del Mercoledì ha in calendario il 30 aprile e il primo maggio.
«Un dialetto in grado di esprimere sentimenti, disagio, gioia e arte - racconta il regista Aretusi - Una tradizione che il Carignano non ha mai dimenticato e che rinnova ogni anno». Per prenotazioni: 010.5702348. Il posto unico costa 8.50 euro; ridotto 7.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.