Il Comune «adotta» tre bimbe cinesi picchiate dal padre

Una storia a lieto fine, di incontro e dialogo tra il Comune e tre bimbe cinesi, fa da sfondo all’udienza preliminare, che inizierà il 4 aprile prossimo, davanti al gip Guido Salvini, in cui è imputato un cinese di 35 anni, accusato di maltrattamenti nei confronti delle figlie di 7, 8 e 10 anni, e della moglie di 33. Quest’ultima aveva denunciato, nel 2004, al logopedista che aveva in cura una delle sue figlie, le continue vessazioni subite dal consorte, il quale, in più di un’occasione, aveva preso a pugni e bastonate moglie e figlie. Un anno dopo, il Tribunale dei minori aveva disposto l’affidamento delle piccole al Comune, incaricandolo di provvedere al loro inserimento con la madre in una comunità protetta.

Le tre bimbe, che quando vivevano col padre, - si legge negli atti del procedimento -, «erano magre, vestite senza biancheria intima, raccontavano di non mangiare e che il padre le faceva dormire in macchina», ora hanno mostrato notevoli miglioramenti a scuola e, grazie all’«adozione» promossa dal Comune, sono ben inserite nella comunità.

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