Giorn-di-bordo

Comunicare l'eccellenza, imprenditori a confronto

E Massimo Perotti spara a zero sulle divisioni della nautica sognando il più grande salone del mondo

Antonio Risolo

da Viareggio

«Comunicare l'eccellenza Italiana tra artigianalità e innovazione». La tavola rotonda organizzata da Nautica Italiana a margine della terza edizione del Versilia Yachting Rendez-vous di Viareggio non ha deluso le aspettative della folta platea. All'evento, moderato da Nicola Porro, vice direttore de il Giornale e conduttore di Quarta Repubblica su Rete4, hanno partecipato i relatori Renzo Cottarella (Antinori), Brunello Cucinelli, Stefano Domenicali (Lamborghini), Elisabetta Franchi, Massimo Perotti (Sanlorenzo), Lamberto Tacoli (Perini Navi e presidente di Nautica Italiana) e Isabella Traglio (Vhernier).

Tra gli ospiti il ct mondiale Marcello Lippi, viareggino doc e grande appassionato di barche.

Per cominciare, i numeri di Deloitte-NauticaItaliana con il «Boating Market Monitor». Secondo il report, nel 2018 il mercato globale della nautica vale 22 miliardi di euro (+7% sul 2017). Per il 90% si tratta di barche a motore. Il Nordamerica detiene una quota del 45%, ma una fetta importante spetta all'Europa con il 21%. Sono 160 i superyacht consegnati nel 2018 (+19% sul 2017), 80 quelli nel segmento 30-40 metri. L'Italia si conferma leader mondiale nei grandi yacht, con il 46% degli ordini. A livello globale cresce del 12% la nautica di lusso che registra un valore di 8,5 miliardi.

Tornando alla tavola rotonda, i relatori hanno parlato delle rispettive esperienze aziendali con un intermezzo, per dire, molto vivace. Protagonista il Cavalier Massimo Perotti, patron di Sanlorenzo, che non usa mezzi termini riferendosi alle divisioni ancora in atto: «La nautica comunica la sua eccellenza attraverso due associazioni e due saloni. Se il settore scegliesse di organizzare in Italia il più importante salone del mondo - Genova? Venezia? Viareggio? Vedremo... - credo che gli utenti verrebbero da noi e non andrebbero a Cannes. Dobbiamo fare come il Salone del Mobile di Milano... Prima loro andavano a Colonia. Poi hanno capito che Milano è la capitale mondiale del design. Da quel momento hanno costruito uno straordinario contenitore capace di 500mila visitatori. E la fiera di Colonia è morta...».

Morale della favola: i costruttori italiani dovrebbero avere il coraggio di disertare Cannes per un anno e rimanere in Italia per vedere l'effetto che fa...

Non si aspettava un assist migliore Lamberto Tacoli, presidente di Nautica Italiana e numero uno di Perini Navi: «Siamo i migliori al mondo - ha detto - siamo i primi costruttori globali in tutte le classifiche possibili e immaginabili, abbiamo enormi capacità imprenditoriali ma non siamo capaci di stare insieme, non sappiamo fare sistema».

Finché la barca va... lasciamola andare. Cambiando rotta però.

L'inatteso affondo di Massimo Perotti arriva in piena campagna elettorale per l'elezione del successore di Carla Demaria al vertice di Ucina Confindustria Nautica. In questi giorni si parla di un traghettatore, gradito ai soci delle due associazioni, che dovrebbe preparare il terreno per una riunificazione ormai inderogabile.

La tavola rotonda, è stata sviluppata per consentire a stakeholder, imprenditori ed eccellenze italiane, operanti anche al di fuori del contesto nautico, di testimoniare come passato e presente siano legati insieme, in perfetta armonia, anche sotto la lente della comunicazione esterna.

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