Il comunismo portatile che non si porta più

Il comunismo portatile. Più di 150 anni di parole che non hanno cambiato il mondo, a cura di Giorgio Boatti, Rizzoli 1992, 197 pagine, 25.000 lire.
Pagina 50, Enrico Berlinguer, 1946: «Nel paese del socialismo le donne non hanno bisogno di nessun orpello per attrarre gli uomini. In URSS non ci sono donne, ci sono compagne sovietiche».
Pagina 160, Mao Tse-Tung, 1945: «Il mondo progredisce, l’avvenire è radioso, nessuno riuscirà a invertire questo corso generale della storia».
Pagina 139, Enrico Berlinguer, 1949: «La morale delle giovani è molto elevata, le ragazze si sposano molto presto e quasi mai hanno rapporti intimi con uomini prima del matrimonio».
Pagina 139, titolo dell’Unità, 1970: «Ma è proprio vero che queste calze di nailon le donne sovietiche non le hanno?».
Pagina 163, titolo dell’Unità del 9 gennaio 1960: «Sperimentata dai tecnici sovietici la televisione a colori e rilievo». Titolo dell’Unità del 12 gennaio 1960: «Cemento duro come l’acciaio sovietico». Titolo del 29 gennaio 1960: «Gli studenti italiani devono ignorare il russo? L’arretratezza delle nostre scuole medie e superiori è anche in questo campo».

Titolo dell’Unità del 19 febbraio 1960: «Gli USA importeranno le prime 2.000 auto sovietiche».
Pagina 139, Enrico Berlinguer, 1948: «La gioventù sovietica, eroica e felice, canta nelle piazze la sua canzone preferita: com’è bello vivere nel paese dei Soviet».

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