Il consiglio resta in carica

da Milano

L'interdizione di Lanfranco Vivarelli, consigliere della Banca Popolare di Intra, non comporta la sua decadenza dal consiglio. E quindi, non essendo venuta meno la maggioranza dei consiglieri, il consiglio d’amministrazione della Popolare di Intra non decade. È quanto comunica la banca in una nota, al termine di una riunione del consiglio che ha esaminato il parere legale esterno richiesto al professor Natalino Irti in merito ai profili legali attinenti la situazione venutasi a creare a seguito dell'interdizione, per due mesi, di Vivarelli disposta dall'autorità giudiziaria. Sotto il profilo strettamente legale, sottolinea la banca in un comunicato, la misura cautelare che ha colpito Vivarelli, con il divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali, non comporta di per sé la perdita della titolarità della carica di consigliere di amministrazione, ma è da intendersi inerente al solo esercizio dell'intera attività relativa.

Pertanto, non essendo venuta meno la maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione nominati dall'assemblea degli azionisti, conclude il comunicato, non si configura al momento la decadenza dell'intero consiglio.

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