Il tasso di disoccupazione in Liguria scende e passa dal 4,8 per cento del terzo trimestre 2005 al 3,5 per cento del terzo trimestre 2006 attestandosi, per la prima volta, sui valori delle regioni del Nord Ovest e in posizione favorevole rispetto agli andamenti del Nord est, dove il dato è del 3,7 per cento. Nello stesso periodo si è assistito ad una considerevole flessione delle persone in cerca di lavoro, meno ottomila unità, pari a meno 25 per cento, che sono passate così da 32mila a 24mila nel giro di un anno. Settemila sono maschi e sedicimila femmine. Gli occupati invece risultano di 651mila unità con un aumento di 16mila lavoratori, pari al 2,5 per cento, nel secondo trimestre 2006 rispetto all'analogo trimestre del 2005.
Sono alcuni dei dati presentati ieri alla Fondazione Carige a Genova dall'osservatorio dell'agenzia Liguria Lavoro, ente strumentale della Regione, durante il convegno intitolato «Lavoro, il nuovo che c'è già, percorsi ed esempi per una innovazione possibile del nercato del lavoro a Genova» organizzato dalla Compagnia delle Opere. Il seminario è stato realizzato anche in collaborazione con Piazza del Lavoro, agenzia che opera in via De Marini 1 dal luglio scorso in partnership con Compagnia delle Opere, cooperativa sociale Lanza Del vasto, Cisl, Obiettivo Lavoro, ente di formazione Focus. «Abbiamo uno sportello - spiega il direttore dell'agenzia Amedeo Briccola - che funziona gratuitamente per i lavoratori, mentre è a pagamento per le aziende. Intervistiamo un centinaio di persone al mese e ne collochiamo circa il dodici per cento. Ci sono numerose richieste di occupazione, ma le figure da inserire facilmente sono quelle di venditori commerciali e contabili amministrativi».
«Presenteremo un progetto - dice il presidente della provincia Alessandro Repetto - per la certificazione delle imprese che investono sul lavoro di qualità dei dipendenti.
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