Continua il giro d’Italia di granfondo Ciao Sardegna, arriva la Dieci Colli

Dalla Sardegna al Continente, il Prestigio, il maggior circuito di granfondo italiano prosegue la sua inarrestabile marcia. Marcia vittoriosa e costellata di record di partecipazioni. Buon segno.
Dopo la Costa Smeralda, dunque, si torna a pedalare sulla terraferma e precisamente in Emilia dove lunedì 1° maggio si correrà la ventiduesima edizione della Dieci Colli Bolognesi, una classica del settore. La prova, organizzata dal glorioso Circolo Dozza di Bologna e valida anche per il giro d’Italia Uisp e il Brevetto dell’Appennino, è stata prevista con due tracciati: il primo, il cosiddetto «lungo», si snoderà per 163 chilometri, il secondo, il «corto», per 81 chilometri. Molte le novità che gli organizzatori hanno voluto inserire in quella che più che una gara è una kermesse sportiva diluita in parecchie giornate.
Il percorso La prima novità riguarda il percorso modificato nella parte finale. È stato cambiato infatti il nono passo, sostituendo la salita di Ancognano con quella delle Ganzole prima dell’ ultimo, duro strappo del Monte Donato. Entrambi i colli - quello sostituito e la new entry - godono di una pessima fama: sono «cattivi», «fanno male» (come si dice in gergo) avendo strappi che sfiorano anche il 16 per cento. Un bell’impegno per gli appassionati con un finale così faticoso. La partenza sarà data come al solito dal cuore verde della città, i Giardini Margherita, alle 8. 30 per i granfondisti e più tardi per i «cortisti».
Le salite Come dice la denominazione, sono dieci. Eccole. Zula: 4 km con pendenza massima del 10 per cento; Badolo: 9 km con pendenza dell’ 11 per cento; Mongiardino: 4.5 km, 12%; Montemaggiore: 2. 2km, 145; Zappolino: 1 km, 8 %; Tiola. 2.8 km, 11%; Bortolani: 7 km, 13 %; Mongiardino: 2. 8 km, 11%; Ganzole: 2.8 km, 16 %; Monte Donato: 5 km, 16 %.
Altre novità Tante, in una settimana chiamata appunto la Settimana dello Sport. Inizio proprio oggi, 23 aprile, con il TrofeoCentro Sotorico di Orienteering, una disciplina che via via sta imponendosi all’attenzione degli appassionati. Domani, invece, si scende dalla bici e si corre a piedi: è in programma infatti «Aspettando la maratona», una staffetta all’interno dei Giardini Margherita che prepara l’evento del giorno successivo (martedì), la Maratona podistica dei castelli medioevali. Da non perdere, inoltre, ma siamo già a sabato prossimo, 29 aprile, il cicloraduno gourmet «Strada dei vini e dei sapori»: un percorso con ben tre soste dove si potranno gustare vino e leccornie della zona. Per i veri ciclisti un incubo, per gli altri un appuntamento straordinario tra relax, sport e gastronomia. Sempre sabato, in programma l’apertura della mostra dedicata a Marco Pantani e, infine, domenica prossima la tradizionale riunione di boxe prima, appunto, dei tanti colpi bassi tirati dagli organizzatori a chi si cimenterà lungo le strade della Dieci Colli.
Nove Colli La quarta prova del Prestigio non si sposterà di molto visto che dall’Emilia si andrà in Romagna per quella che è giustamente ritenuta la maggior prova di granfondo nel nostro Paese e una della maggiori in Europa, la Nove Colli. Gara che nasce e si svolge attorno a Cesenatico dove, come ogni anno, il mondo del ciclismo si incontro. È ormai una tradizione partecipare, anche per le aziende maggiormente sollecitate, all’Expo, la Fiera «Ciclo&Vento», di Cesenatico: per gli appassionati un momento ideale per vedere le novità tecniche principali che li accompagneranno per tutta la stagione fino alla Fiera del Ciclo milanese di settembre.
La Nove Colli, giunta alla sua trentaseiesima edizione, è in programma il 21 maggio e i rumors sostengono che la gara monumento del settore sia per battere un record che ha del clamnoroso per il nostro paese: il fatidico muro dei diecimila partecipanti potrebbe infatti essere abbattuto. In Italia sarebbe la prima volta e la Nove Colli entrerebbe così di diritto tra le grandissime d’Europa. Il tracciato ha subito una leggera variazione con l’esclusione, nella prima parte, dell’attraversamento di Cesena. La città viene solo costeggiata dall’enorme serpentone di ciclisti che proseguirà poi per il tradizionale tracciato che ha nel monte Barbotto (515 mt) la sua cima più difficile e nel Pugliano (787 mt) la sua vetta.

Il lungo è di 200 km, con un dislivello totale di 3220 metri.

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