Faringiti, frequenti raffreddori, apnee notturne, cefalee, sinusiti, riniti, allergie, derivano spesso da una non soddisfacente funzione nasale che può portare anche a complicanze cardiovascolari. Laria che ispiriamo deve essere rallentata, filtrata, riscaldata ed umidificata dal naso. Coloro che respirano con la sola bocca per una alterata anatomia del naso sviluppano patologie delle prime vie aeree e gravi disturbi bronchiali. Molti si dimenticano che una alterata anatomia del naso si riflette sulla qualità del respiro. I polmoni, i bronchi, il diaframma, sono coinvolti direttamente allossigenazione delle nostre cellule e alla efficienza del nostro organismo, ma lo è anche il naso. La chirurgia nasale, già sviluppata a Zagabria negli anni Sessanta, ha ricevuto un grande impulso negli Stati Uniti da pionieri dellotorinolaringoiatria mondiale come i chirurghi House e Anderson. Allora furono gettate le basi di nuovi studi che hanno sostanzialmente modificato diagnosi e terapie di molte patologie. Numerosi bambini, definiti allergici, sono oggi visitati da specialisti per problemi di deviazione del setto o di ipertrofia dei turbinati inferiori.
Proprio a Milano, a fine gennaio, in occasione dellincontro internazionale «The Face Congress» , tenutosi presso il convento dei Frati Oblati, si sono indicate le numerose patologie originate da una cattiva funzionalità del naso , la cui struttura è ben più complessa di quanto ritengono molti medici. In una relazione durata oltre quaranta minuti, il professor Paolo Gottarelli, uno dei maggiori esperti dellanatomia e della funzionalità del naso, un chirurgo che ha dedicato tutta la sua vita alla corretta respirazione, ha lanciato alcune provocazioni evidenziando anche la necessità di creare una scuola di specializzazione per medici dedicata integralmente al naso. «Tre strutture precisa Gottarelli -devono essere nella normalità per garantire efficienza: il setto nasale, la valvola nasale, i turbinati inferiori. A queste tre va aggiunta una quarta che non sempre entra in gioco: i seni paranasali, cioè quella serie di cavità in contiguità e continuità con il naso. Prima di ogni intervento chirurgico è fondamentale una Tac dei seni paranasali per una corretta verifica delle strutture anatomiche».
Quando si respira con la sola bocca si sviluppano più frequenti patologie flogistiche delle vie aeree, gravi disturbi bronchiali, polmonari ed a volte anche cardiaci. «Da cosa si mangia e da come si respira aggiunge il professor Gottarelli - dipendono gran parte delle nostre malattie. Perfino le patologie tumorali sono spesso una conseguenza dell'alimentazione e del respiro». A livello italiano ed europeo si stanno studiando le correlazioni tra alimentazioni e neoplasie. Già nel 1991 Gottarelli invitava ad una chirurgia plastica ecologica, che rispettasse i tessuti, i materiali e la psiche del paziente. Gottarelli nasce a Bologna nel 1952. Dopo essersi laureato con lode in medicina si specializza in chirurgia plastica ricostruttiva a Padova e in odontostomatologia a Bologna. Negli Stati Uniti, a Dallas, ha appreso da John Tebbets nuove metodiche importate in Italia nel 1989. Nel '97 ha ideato una nuova tecnica indolore e senza tamponi di correzione dei turbinati inferiori eseguendo oltre 4600 interventi di turbinoplastica e 2300 rinoplastiche globali. Per molti anni ha insegnato all'università di Bologna e di Ferrara. Con la sua metodica (modified inferior turbinoplasty, Mit) ha ottenuto l'eliminazione delle recidive nell'ipertrofia dei turbinati inferiori. Nei casi più complessi di deviazioni settali in nasi post-traumatici, con ipertrofia dei turbinati associata a sinusiti, Gottarelli (www.paologottarelli.it) cura queste strutture con un solo intervento chirurgico, facendo diminuire le recidive. Tra gli altri risultati di rilievo: l'abbattimento del dolore, la quasi totale eliminazione delle infezioni e delle emorragie, l'eliminazione dei tamponi endonasali.
Il naso comunica con le orecchie (tube di Eustachio), con gli occhi (dotti naso-lacrimali), con le cavità dei seni mascellari, frontali, etmoidali, sfenoidali. Una normale radiografia del cranio non rivela eventuali alterazioni.
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