Controllo sugli appalti, la Provincia adotta il «modello New York»

Il presidente Podestà ha presentato l'Osservatorio per la trasparenza e il controllo di cui faranno parte anche il comandante Garofalo e l'onorevole Pecorella. Replica il modello adottato dal sindaco della Grande Mela Giuliani contro le infiltrazioni mafiose.

Per il controllo sugli appalti, la Provincia di Milano adotta il «modello New York». Il presidente della Provincia Guido Podestà ha presentato l'Osservatorio per la trasparenza e il controllo di recente istituito dall'Ente. Si tratta di un organo collegiale di garanzia da considerare, secondo Enrico Corali, docente universitario e rappresentate di via Vivaio nel cda della società Expo Spa durante la giunta Penati, il primo in Italia e la replica del modello adottato dal sindaco Rudolph Giuliani a New York per imporre la tolleranza zero alle infiltrazioni mafiose. Questo strumento ha il compito di vigilare, allo stesso modo del Commettee istituito dall'ex sindaco della Grande Mela, sulle procedure di progettazione, affidamento ed esecuzione di opere pubbliche. L'Osservatorio provvederà a segnalare inosservanze e inadempienze in merito agli appalti assegnati nonché a varare misure di semplificazione dell'attività amministrativa. L'organismo analizzerà non solo gli atti dirigenziali prodotti relativi alla Provincia ma anche quelli inerenti le società partecipate e controllate.

Sarà presieduto da Giovanni Palazzi (già magistrato della Corte dei conti) e costituito anche da Gaetano Pecorella (presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti), dal generale Luciano Garofano (già comandante dei Ris), da Corali (docente di Diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Bergamo), dal generale Rodolfo Mecarelli (generale di brigata della Guardia di finanza) e dai due membri di diritto della Provincia Mario Benaglia (direttore generale) e Alfonso De Stefano (segretario generale).

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