Politica

Contrordine: sarà una stangata da 33,4 miliardi

da Roma

La legge finanziaria sale a 33,4 miliardi. E c’è spazio anche per un aumento del 10% delle sigarette e dei bolli auto, ad eccezione di quelli sulle auto «euro 4». Dei 33,4 miliardi, 15 saranno necessari per la correzione dei conti pubblici e centrare l’obiettivo di un deficit 2007 al 2,8%. Il resto dovrebbe essere utilizzato per favorire lo sviluppo economico. La parte fiscale la fa da padrona: i due terzi della manovra saranno maggiori entrate, un terzo i risparmi alla spesa. Viene completamente ridisegnato il profilo delle tasse sul reddito (Irpef). E riformato il meccanismo delle detrazioni. Ripristinato anche il sistema degli assegni familiari. Nel complesso, la manovra sull’Irpef inizierà a «mordere» i contribuenti che superano i 40mila euro. A 55mila euro di reddito scompare dal calcolo dell’imponibile la no tax area. E a 75mila euro scatterà l’aliquota massima del 43%. Nel complesso la controriforma Irpef prevede che fino ai 15mila euro venga applicata un’aliquota del 23%; fra i 15 ed i 28mila, si passa al 27%; fra i 28 ed i 55mila al 38; fra i 55 ed i 75mila al 41%; sopra i 75mila al 43%.
Le misure fiscali sono distribuite su due provvedimenti: una quota consistente delle misure entrerà in un decreto legge; il resto (con la riforma delle aliquote Irpef) in un disegno di legge. In quest’ultimo provvedimento, trova spazio una serie di misure anti evasive che - sulla carta - dovrebbero assicurare un maggior gettito di 7 miliardi. Nel complesso, la manovra fiscale è costruita in modo che il decreto legge produca effetti immediati così da aumentare il gettito atteso con l’autotassazione di novembre.
Nel provvedimento trova spazio l’aumento al 20% delle tasse sulle rendite finanziarie, Bot compresi, ma solo di nuova emissione. Viene anche indicato un complicato meccanismo di franchigia che scatta a 20,6 milioni di euro. All’aliquota del 20% vanno anche le stock option percepite dai manager se vendono le azioni prima di 5 anni. La revisione degli studi di settore riguarderà tutte le aziende. Per quelle già soggette ai meccanismi di definizione dei ricavi, gli strumenti verranno rafforzati e rese più stringenti. Per quelle più piccole verrà disegnato un profilo fiscale personale.
Sempre nel decreto ci sono misure per le società di calcio: dovranno dichiarare al fisco gli sponsor dei propri giocatori. E anche un forte rafforzamento di ruoli e compiti per Riscossioni Spa. E c’è spazio anche per qualche vendetta: un vero e proprio spoil system ai danni dei dirigenti dell’amministrazione finanziaria, nominati dal precedente governo. Torna la tassa sulle donazioni. Chi dona un immobile a un parente pagherà il 2%; chi lo fa a un conoscente, il 4%.
Il decreto, poi, anticipa una vera e propria stangata sulla casa, senza esclusione per la prima abitazione. Nel provvedimento viene previsto un aumento delle rendite catastali; e viene precisato che il maggior gettito Ici derivante dalla misura andrà a riduzione dei trasferimenti pubblici ai Comuni. Il resto della stangata arriverà con il disegno di legge. Nel provvedimento vengono autorizzati i Comuni a introdurre un’addizionale Ici dello 0,5 per mille per finanziare «tasse di scopo», al fine di migliorare la rete di trasporti o del livello dell’arredo urbano. Sempre i Comuni e le Province potranno introdurre un’addizionale Irpef fino a un massimo dello 0,8 per cento. E potranno reintrodurre una tassa di soggiorno di 5 euro a notte per i non residenti.
E ancora. A partire dal 1° novembre del 2007 il catasto passerà ai Comuni. E per gli immobili pubblici viene introdotto il principio del «costo d’uso». Verranno aumentati dal 1° gennaio i canoni di concessione del demanio marittimo. Misura che si tradurrà in un aumento immediato del costo dei posti barca nei porticcioli turistici. E verranno sequestrate le eredità giacenti.
Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe scendere a 6 miliardi di euro nel 2007 e salire a 9 miliardi nel 2008. A beneficiarne saranno tutti i lavoratori dipendenti ad eccezione di quelli che lavorano nelle banche, e nei settori delle telecomunicazioni, energia, infrastrutture. Il beneficio sarà di 5mila euro a occupato e di 10mila euro per le aziende che operano nel Mezzogiorno e agirà sull’Irap e altri oneri accessori.


In una manovra fiscale così articolata non mancano, fra le misure antielusive, interventi per eliminare agevolazioni per le auto per handicappati, se a guidarle non sono i titolari; l’introduzione del codice fiscale del coniuge separato che riceve alimenti; l’informazione all’Agenzia delle entrate dei compensi dei medici che operano nelle strutture private; il trasferimento all’Anagrafe tributaria dei rimborsi sanitari operati da assicurazioni private, e una forte stretta sui videogiochi.

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