Paul O. Klare
da Berlino
Sono in tutto e per tutto il biglietto da visita dei mondiali, i 12 stadi dove si disputerà il torneo. La Germania ne è orgogliosa e ne ha ben donde. Si distinguono per la comodità, tutti posti seduti e coperti e lottima visibilità delle partite. Più uninfinità di servizi accessori, con particolare attenzione ai parcheggi e ai collegamenti con il centro città. Anche laspetto architettonico non è da meno: gli impianti sono molto belli e funzionali. Terminata la Bundesliga, tutti i terreni di gioco hanno ricevuto un nuovo manto erboso. La Fifa ha imposto leliminazione di marchi degli sponsor per il periodo dei mondiali dai nomi ufficialmente usati durante la stagione di sette stadi: in quelli di Amburgo, Colonia, Dortmund, Francoforte, Gelsenkirchen, Hannover e Monaco di Baviera, alla denominazione uguale per tutti di «Fifa Wm Stadion», si aggiungerà semplicemente il nome della città. Anche i posti sono stati ridotti, con leliminazione di quelli in piedi per consentire il sistema dellattribuzione nominale dei biglietti.
MONACO DI BAVIERA Quello in cui si giocherà la partita inaugurale del 9 giugno, Germania-Costarica, è uno dei due soli stadi dei mondiali a essere stato costruito ex novo. La denominazione ufficiale è «Allianz Arena». Inaugurato il 30 maggio del 2005, è caratteristico per la sua forma oblunga e il rivestimento di materiale plastico lo fa apparire quasi un enorme canotto pneumatico. Dispone di 66.016 posti, ma per i mondiali la capacità sarà di 59.416 posti, oltre a ben 106 lounges per i vip: un record. È costato 340 milioni di euro.
AMBURGO Il vecchio Volskparkstadion (stadio del parco del popolo) fu costruito nel 1953. Rinnovato completamente dal 1998 al 2000, con un costo di 97 milioni di euro, ora si chiama «Aol Arena». Dai 55.800 posti della sua capacità abituale si passerà a 45.442. A disposizione 50 lounges esclusive.
COLONIA Lo stadio si chiamava Müngersorferstadion, dal quartiere di Müngersrdorsf ove sorge e fu costruito tra il 1973 e il 75, al posto del vecchio impianto del 23. La ristrutturazione è durata dal 2002 al 04 per 119,5 milioni di euro ed è diventato «Rhein Energie Stadion». Dispone di 50.374 posti, per i mondiali saranno 40.590. Ha 48 lounges per vip.
DORTMUND Già storicamente noto come Westfalenstadion, limpianto, ristrutturato a partire dal 1992 in tre fasi successive, è stato inaugurato nel 2003 e porta adesso il nome di «Signal Iduna Park». È il più grande di tutti quanto a capienza normale, 81.264 posti; per il mondiale saranno 60.285. Offre soltanto 11 vip lounges ed è costato 150 milioni di euro.
FRANCOFORTE Sorto già nel 1925, ristrutturato nel 53 e nel 74 per i precedenti mondiali tedeschi, ha mantenuto a lungo la sua tradizionale denominazione di Waldstadion (stadio nel bosco, perché sorge nella vasta cintura verde che circonda a sud la città) prima di cambiarla in «Commerzbank Arena». È stato ristrutturato completamente dal 2002 al 05 al costo di 126 milioni di euro. I posti originari sono 48.132, ridotti a 43.342, con 76 lounges. Può essere integralmente coperto, ma lo scorso anno proprio il tendone che si stende tra le tribune ha fatto acqua durante la finale della Confederations Cup. Il problema dovrebbe essere stato risolto.
GELSENKIRCHEN Oltre alla particolarità di potersi completamente chiudere, con un ingegnoso sistema di tetto scorrevole, grazie ad altrettanti avveniristici marchingegni, si può sostituire il prato erboso con altri fondi per ospitare sport o manifestazioni diverse. Con quello di Monaco è laltro stadio totalmente nuovo. Inaugurato il 13 agosto del 2001, ha una capacità totale di 61.534 posti (48.426 per i mondiali). Le lounges esclusive sono 81. Il suo nome ufficiale durante la stagione è «Veltins Arena». È costato 161 milioni di euro e ha una caratteristica unica: al suo interno cè una cappella.
HANNOVER L'ex Niedersachsenstadion (stadio Bassa Sassonia, dal nome del Land del quale la città è capitale) del 1954 è stato completamente ristrutturato tra il 2003 al 04 e ribattezzato «Awd Arena» con la spesa di 67 milioni di euro. Dei suoi 49.854 posti ne saranno disponibili 39.297. Ha 29 lounges.
KAISERLAUTERN Mantiene il suo nome il «Fritz Walter Stadion» e ci mancherebbe altro, visto che è dedicato alleroe tedesco dei mondiali di calcio 1954, i primi vinti dalla Germania. Non è stato sponsorizzato, ma tutti continuano a chiamarlo Betzenberg, come il vecchio stadio del 1920 ristrutturato dal 2002 al 05 con 53 milioni di euro. Dai 48.500 posti si passa a 41.513. Le lounges sono 13.
LIPSIA Nellunica città della ex Ddr che ospiterà i Mondiali è stato completamente rinnovato tra il 2000 e il 2004, quello che era il più grande e importante stadio del Paese, il Zentralstadion, del 56. Ridotto nella sua capacità, originariamente di quasi 90 mila posti, può adesso offrirne 44.345 che per i mondiali saranno 38.898. Le lounges sono 16. Costato 116 milioni di euro, a mondiali finiti rischia di restare una cattedrale nel deserto: il Sassonia Lipsia, erede della Lokomotive, gioca tra i dilettanti.
NORIMBERGA Curioso ping pong con il nome dello stadio: lex Frankenstadion (stadio della Franconia, la regione della Baviera dove sorge la città) del 1928, una volta ristrutturato dal 2003 al 05 con 56 milioni di euro è diventato «Easy Credit Stadion». Ma a fuor di popolo torna al nome originale: 46.780 posti, ridotti a 36.898, più 14 lounges.
STOCCARDA Una volta Neckarstadion, in omaggio alla Neckar, il fiume di Stoccarda, lo stadio del 33, rimodernato in più fasi, quella finale tra il 2004 ed il 05, è stato ribattezzato «Gottlieb Daimler Stadion», come il pioniere tedesco dellautomobile. Anche perché sorge a due passi dalla più antica fabbrica della Mercedes, la casa automobilistica fondata da Daimler. La Fifa ha provato a cambiare nome, ma non cè stato nulla da fare: Daimler, Mercedes e Stoccarda sono una cosa sola. Ha 57.000 posto ridotti a 47.757, 44 lounges. Il rinnovo è costato 51,5 milioni di euro.
BERLINO È lo stadio della finale, il 9 luglio. Il suo nome è sempre lo stesso: Olympiastadion. Ospitò le Olimpiadi del 1936, per il quale fu costruito, su volere di Hitler.
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