Diego Pistacchi
«Passi per stavolta, ma promettimi che quando siamo allaltare non ti muovi neppure se vedi passare Arsenio Lupin». La frase è scritta come minimo in una di quelle nuvolette che nei fumetti svelano ciò che pensa uno dei protagonisti. Il difficile è stabilire se lha detta (o pensata) lui o lei. O se magari la coppia è talmente perfetta da riuscire anche a ragionare allunisono su questo argomento.
La scena è ambientata sotto il sole di mezzogiorno che fonde anche lasfalto di corso Saffi. I protagonisti sono due fidanzati. Entrambi portano la divisa, è proprio il caso di dirlo, anche quando sono in borghese. Lui è un carabiniere, lei è una poliziotta. Il posto di lavoro della ragazza è distante qualche centinaio di metri, che sarebbero però sufficienti a convincerla a lasciar perdere, a pensare solo agli occhi del fidanzato. Il fatto è che quegli occhi sembrano improvvisamente parlar di tutto tranne che di amore. Poco lontano ci sono tre uomini che corrono, o meglio, che scappano. Non si può dire apertamente per essere politically correct, ma hanno anche delle facce davvero poco raccomandabili. Ecco perché il carabiniere e la poliziotta li fissano qualche istante e poi decidono di intervenire.
Il fiuto non li tradisce. Infatti dietro il gruppetto dei tre, che risulteranno essere slavi, cè un signore che arranca e li insegue. Urla qualcosa, ma non si capisce bene. Comunque ce lha con loro. La coppietta decide che è il momento di intervenire. E di bloccare i tre dalla faccia sospetta. La mossa è da manuale di scuola di polizia, i fuggitivi vengono fermati e il loro inseguitore arriva poco più tardi. Riprende fiato e spiega tuttto. Sì, stava correndo dietro ai tre ladri che avevano appena tentato di svuotargli lappartamento. Lui li aveva sorpresi e stava cercando di non fargliela passare liscia.
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