Copti in piazza, tensioni e polemiche

Sit-in contro le persecuzioni. I leghisti criticano il cardinale Tettamanzi

Copti in piazza, tensioni e polemiche

Alcune centinaia di persone, 700 nel momento di massima partecipazione, hanno manifestato ieri in piazza Duomo, in una mattinata piovosa e fredda, contro i massacri e le persecuzioni dei cristiani copti egiziani, la antica comunità a cui appartenevano le vittime della strage di Capodanno ad Alessandria d’Egitto.
I copti, oggi minoranza religiosa e linguistica nel Paese nordafricano, a Milano sono diverse migliaia. Al sit-in, animato soprattutto dai giovani copti, hanno partecipato anche i Volontari verdi della Lega nord con l’onorevole Mario Borghezio (l’ideatore dell’iniziativa) e le delegazioni degli Amici di Israele, delle Donne arabe d’Italia e del movimento «Io amo l’Italia». Una manifestazione in nome della democrazia e della libertà religiosa, per denunciare le violenze subite e chiedere solidarietà all’Italia e all’Unione europea.
Ma non sono mancati momenti di tensione. Un paio di giovani immigrati egiziani ha contestato la presenza degli ebrei e delle bandiere di Israele, anche per il timore di possibili strumentalizzazioni in patria.

I contestatori sono stati a loro volta redarguiti dal servizio d’ordine dei promotori, ma le bandiere sono state ripiegate.
Borghezio ha criticato la Curia, accusandola di non essersi fatta abbastanza sentire con la condanna delle discriminazioni religiose ai danni dei cristiani.

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