Corsa in Provincia La Lega scatta: «Ci siamo anche noi»

Il Carroccio frena sulla scelta del candidato per le elezioni 2009: «Il Pdl ci consulti»

«Guido Podestà? Nessuna pregiudiziale. Se si decide che il coordinatore regionale di Forza Italia, attualmente l’unico indicato da Silvio Berlusconi, è lo sfidante di Filippo Penati, be’ anche noi potremmo dirci d’accordo».
Matteo Salvini, scusi, il suo virgolettato è la posizione ufficiale della Lega?
«Finora nessuno ci ha chiesto quello che pensiamo, che vogliamo. Dunque, se fossimo coinvolti, interpellati potremmo anche noi sostenere l’europarlamentare Podestà nel compito di riportare il centrodestra al governo di via Vivaio. Ma, ripeto, prima dobbiamo discuterne e sfogliare la rosa dei pretendenti».
Al momento c’è la candidatura del vicesindaco di Milano Riccardo De Corato e l’autocandidatura dell’assessore Tiziana Maiolo...
«Nessun problema, tutti cognomi di valore. Ma, attenzione, in primavera votano in Lombardia oltre mille Comuni e otto Province. Noi, Lega, abbiamo un milione e mezzo di voti. Come dire: siamo pronti a discutere e con tutti».
Insomma, la Lega attende una telefonata e un tavolo dove decidere...
«... già, attendiamo una telefonata».
... una telefonata e, logicamente, l’offerta di una-due Province?
«Questo lo pensa Tiziana Maiolo. Noi non vogliamo nulla e abbiamo un milione e mezzo di voti a disposizione. Qualcuno ne deve tenere conto».
Traduzione: alla Lega la Provincia di Bergamo e quella di Brescia, mentre al Pdl vanno Milano e Monza.
«Sintesi da giornalista politico. Quel che conta è non perdere Milano. Il tempo stringe e entro settembre il centrodestra deve presentare il candidato capace di mandare a casa lo sfidante Penati. Dobbiamo fare in fretta perché il tempo stringe e bisogna impegnarsi pancia a terra».
In questo momento, però, oltre alla disponibilità del candidato Podestà ci sono altre due candidature sempre nel Pdl. Non è forse il caso di fare le primarie, di far scegliere agli elettori?
«Primarie? È uno strumento democratico che si può organizzare in soli quindici giorni. Se necessario si facciano le primarie. Ma il tempo è tiranno».
Vabbè, sono il gioco dei veti e degli equilibri a dettare i tempi.
«Tranquilli, non vogliamo entrarci. Non ci interessa se si forma un’asse Podestà-Maiolo o si spinge De Corato per far spazio a un vicesindaco di Forza Italia. Noi siamo lì, in attesa. Faccende loro. A noi interessa avere una proposta o come giustamente dice Podestà ragionare “sul modello di Provincia che vogliamo”. Poi, sempre attorno a un tavolo non ci vuole molto per decidere».


Esclude però che ci sia anche un cognome della Lega tra i papabili?
«Ma chi l’ha detto che non ci sarà anche un quarto nome? Basta discutere e la sconfitta di Penati è assicurata».
Anche con lo scorporo della Provincia di Monza e Brianza, tradizionale bacino di voti al centrodestra, da quella di Milano?
«Prevarremo lo stesso perché Penati non ha più la fiducia dei milanesi».

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